Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

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Messaggi del 30/06/2017

ABBASSO LA PUBBLICITA' OCCULTA

Post n°2346 pubblicato il 30 Giugno 2017 da monellaccio19
 
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Non so se cambierà qualcosa quando entrerà in vigore il nuovo decreto sulla concorrenza. Tra gli argomenti sarà presente (finalmente) il ramo che interessi i social FB, Instagram e Twitter dove i personaggi vip (generalmente donne) non potranno fare pubblicità occulta: finora era un affollarsi di prodotti posti casualmente in vista che d'accordo con le ditte, i vip facevano passare nelle loro foto, nelle loro pose ecc.ecc. Prendete questa quassù: il completo che indossa (lo so non ve ne frega niente) è di marca e quindi una pubblicità gratuita per cui le tasse non le paga nessuno. Ora dovrebbe cambiare la musica e un personaggio dovrà dichiarare se stia facendo pubblicità e per chi la stia facendo. Un impresa difficile che non so se porterà risultati eclatanti inducendo i potenziali inserzionisti a pagare il dovuto. Chi controllerà? E da chi sarà controllato a sua volta? Io non ho voluto accettare l'incarico eppure mi volevano a tutti costi perché sanno che ho l'occhio acuto capace di cogliere ogni tentativo occulto. Ma non è possibile, coma faccio a notare le infrazioni se le foto sono tutte così? Questa per esempio, sono due ore che la osservo ma non sono riuscito a capire di che marca sono...gli orecchini!!!

 
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SOLO I BENDATI COLPISCONO A CASACCIO

Post n°2345 pubblicato il 30 Giugno 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19


Se è questo il vostro concetto elevato di ironia e sarcasmo, siete proprio fuori di testa: che il vostro quotidiano fosse alla testa della stampa spicciola e avvilente, è notorio, è alla luce del giorno. Una continua, costante, capillare impostazione di articoli, foto e vignette per colpire l'attenzione dei lettori, mentre dall'altra parte, chiedete aiuto, sostegno, mancette, per mantenervi e continuare il vostro lavoro! Cosa non vi basta? Non siete capaci di mantenervi? Non avete il necessario di per campare tutti? Continuate pure nel vostro lavoro, avete tutto il diritto di pubblicare quello che vi pare, giuridicamente nessuno mai potrà incolparvi e di questo dovete ringraziare il paese che concede libertà a tutti e lo fa con i fatti e no con le chiacchiere: basta indicarvi come esempio e si comprende benissimo cosa significhi essere liberi in Italia. Volevate il solito cazzottone nello stomaco dei pochi che vi leggono e vi seguono? Bene, solo che questa volta avete oltrepassato il segno: volgarità gratuita, solo questo può essere il giudizio sulla vignetta di Beppe Mora. Basso profilo, trash e vomitevole espressione della vostra alta concezione giornalistica. Dov'è l'ironia? Dov'è il sarcasmo pungente e toccante? Vorreste toccare le coscienze con il ludibrio? Vi concedo (e non è nemmeno certezza) che il cardinale Pell sia colpevole. Bene, ammettiamo che lo sia come altri magari, la vignetta a cosa servirebbe? A informare i cattolici che nella chiesa vi siano preti e pezzi grossi pedofili? Lo sappiamo! Volete informarci affinché noi credenti si possa cambiare religione? E se parlassimo dei pedofili che possano esserci nella politica, cosa dovremmo fare? Andiamo su, fateci ridere, ma cambiate sistema, cambiate stile, cambiate il vostro concetto di base: quella principio professionale che vi  ha spinto a fare il colpaccio sulla Consip e indi poscia, a fare gli avvocati difensori di Woodcock e Sciarelli. Perché quindi, non andate dai giudici inquirenti e scagionate i due indicando chi siano i veri  (s)pifferai magici? Sono molto amareggiato, colpite nel mucchio mentre siete bendati, non guardate dove sputate e a prescindere dalle responsabilità, l'unica cosa che vi riguarda è...il primo posto nel "tiro a segno". Ad capocchiam, mirate alla coppa...del nonno!
 
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LA VITA E' ADESSO

Post n°2344 pubblicato il 30 Giugno 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per ragazzi napoletani camorristi

Recentemente a Napoli si è sparato molto: le famiglie camorriste sono sempre in fermento per rimarcare la loro presenza sul territorio e per ottenere la supremazia e il rispetto da tutti, anche dai "concorrenti"; sparano per ammazzarsi, non si guarda in faccia nessuno e se c'è un capo che ordina seccamente di far fuori un "nemico", la manovalanza provvede. Ecco, è proprio della manovalanza che vorrei parlarvi, di coloro che all'occorrenza, provvedono non solo allo spaccio che è una delle maggiori fonti di guadagno, ma sono gli esecutori materiali di ferimenti, assassinii, avvertimenti, vendette, riscossione pizzo e altre mansioni indicate dalla "famiglia". Nella maggior parte dei casi questi "operatori" che viaggiano in motorino e girovagano per i quartieri assicurando la tranquillità della loro zona, sono ragazzi, spesso sotto i diciotto anni e quasi sempre cresciuti, sin da piccoli, in quel brodo di cultura che è la società camorristica. Voglio segnalarvi un ragazzo che potenzialmente potrebbe essere tra questi: la sua storia è particolare ma allo stesso tempo molto comune ai tantissimi ragazzi napoletani che purtroppo vivono il legame con le famiglie mafiose. Ebbene, questo ragazzo non aveva mai visto l'interno di una scuola, di un asilo, la madre riteneva che sarebbe stata una perdita di tempo per lei e soprattutto per lui. Il ragazzo inizia a lavorare presso una officina e là scopre che nella vita leggere e scrivere sia una priorità, almeno quanto basta per mettere una firma oppure per leggere una qualsiasi cosa capiti tra le mani o per strada. Il ragazzo chiede spiegazioni alla mamma, si sente mortificato, avverte lo sfottò degli amici e lo stupore di chi si accorga che non sa né leggere e né scrivere. La mamma adduce scuse, lui si scalda e impone la sua scelta: "Voglio studiare". Litiga di brutto, sfascia tutto in casa e i carabinieri accorrono per placare la rabbia del ragazzo. La sua salvezza? E' stato portato in un centro di recupero e la sua nuova vita inizia proprio là con altri ragazzi nelle sue stesse condizioni. Oggi può vantare di avere conseguito la licenza media, un recupero importante e tale da reinserirlo in società. Contro questa storia sappiate che ve ne sono decine e decine di storie di ragazzi che nonostante gli sforzi della comunità e tutta la buona volontà impiegata per tirarli fuori da ciò che li aspetta fuori, sono tornati, nonostante gli inizi promettenti, "alla paranza" che in gergo malavitoso significa proprio reinserirsi nella società ma quella camorristica e no quella civile per un lavoro onesto e formarsi una famiglia. La mafia, la camorra, l'andrangheta hanno bisogno di loro e della assenza di cultura, solo se sono ignoranti e senza avere frequentato la scuola, saranno bravi manovali, pronti all'ubbidienza e al sacrificio delle loro vite. Questa è la cronicità del male endemico, un bubbone cancerogeno che ha bisogno di generare le sue metastasi e avere nel novero sempre forze fresche e pronte all'inserimento nella famiglia: altro che titolo di studio, lavoro onesto e pensare ad un futuro degno di questo nome. La vita è adesso: soldi, potere, abuso e tanta libertà di agire. La morte è dietro l'angolo? A loro non interessa, servirà come esempio per i nuovi adepti.
 
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