Io scriverò...

Educhiamo alla vita...


Ciao miei gentili e fidati amici…  avendo ricevuto una mail da Libero in cui mi si annunciava la chiusura delle mie tribù, ho perso gran parte di questa serata a salvare qualche mail interessante che avevo inviato.<<Interessante>> a detta di altri vorrei precisare!!! Perché per me tutte le mail  che scrivo sono interessanti! (modesta la tipa eh???... ihihihih)Scherzo naturalmente!!!Ad ogni modo carissimi, ce ne sono almeno due che vorrei davvero farvi leggere …Una la scrissi in un momento di riflessione profonda nonché di turbamento per un fatto di cronaca realmente accaduto. La intitolai (la mia mail): “Educhiamo alla vita”. Ebbe un discreto successo in web, del tipo che furono tanti gli amici che la re-inoltrarono a loro volta ad altri loro amici e conoscenti, così come tante furono le risposte ed i commenti che ricevetti, più di quanti me ne sarei mai aspettata!!! Tutte persone poi che si ritrovavano d’accordo con la critica che osavo muovere verso la nostra Società. Vorrei comunque ripubblicarla ancora una volta in questo mio spazio personale: primo per  stimolare una nuova riflessione in quelli che mi leggono da poco… in secondo luogo poi, per farvi conoscere meglio il mio modo di essere e di pensare.Buona lettura quindi…  Roma, 16-ottobre-2003 Ciao carissimi...   mesi addietro ho inoltrato una mail ad una delle tre tribu a cui sono iscritta (psicologia e dintorni), nella quale intervenivo su un argomento di discussione che riguardava la "nuova didattica" nelle scuole italiane.Secondo la nuova didattica, relativa alla Riforma Moratti, sembra che l'insegnamento della lingua inglese e dell'informatica saranno impartiti a partire dalle scuole elementari (se non vado errata).A tal proposito ricordo che mi aveva colpita l'intervento di uno degli iscritti alla tribù che poneva un interessante quesito.Si chiedeva (e ci chiedeva) quali conoscenze e quali competenze saranno richieste agli insegnanti della scuola riformata???Che siano dei semplici educatori non è più sufficiente, si richiede loro di essere "esperti" in discipline varie.All'epoca comunque resi risposta citando Jerome Bruner e il suo pensiero, così come viene espresso nel suo testo "la cultura dell'educazione", in cui l'Autore invita a riflettere su quelli che devono essere gli obiettivi che una Società si pone investendo nell'educazione dei giovani...  Vi trasmetto parte del testo ... "La scuola costituisce una piccola parte degli strumenti di cui una cultura dispone per iniziare i giovani alle sue forme canoniche... In quest'epoca di profondi cambiamenti ci si interroga su quello che devono FARE le scuole per chi sceglie di frequentarle o per chi vi è costretto... Le scuole si devono proporre semplicemente di riprodurre la cultura, di uniformare i giovani a uno stesso stile, trasformandoli in tanti piccoli americani o tanti piccoli giapponesi?... Oppure, in considerazione delle trasformazioni radicali che stiamo vivendo, farebbero meglio a dedicarsi all'ideale rischioso e donchisciottesco di preparare gli studenti ad affrontare il mondo in evoluzione che dovranno abitare?... Quello che decidiamo di fare della scuola" dichiara Bruner "ha senso solo all'interno del contesto più ampio degli obiettivi che si propone di raggiungere la società attraverso l'investimento nell'educazione dei giovani..." Alla luce di tutto questo, mi sono sentita in dovere di esprimere una mia personale opinione sulle scuole.Ho sempre ritenuto che troppa importanza da sempre sia stata data alla programmazione, ai voti, ai curriculum... trascurando ciò che davvero era essenziale. Abbiamo "imbottito" le menti dei ragazzi di nozioni varie dimenticandoci della loro umanità!!!Ma soprattutto... ci siamo dimenticati di educarli alla vita!!! E purtroppo, con mio grande dispiacere, fatti di cronaca recenti mi rendono conferma!!!Giorni fa sulle più importanti testate giornalistiche veniva pubblicato quest'articolo... Rimini...17-enne muore suicida perchè troppo grasso... Un ragazzo di 17 anni, dopo essersi isolato dal mondo circostante che lo rifiutava per la sua diversità (rappresentata dai suoi 100 kg), e dopo mesi di solitudine e di grande angoscia, decide di porre fine alla sua esistenza lanciandosi nel vuoto da un altezza di 25 m. Deprimente amici miei!!!!!! L'accaduto mi ha oltre che sconvolta…  incavolata!!! Incavolata... perchè nessuno (soprattutto chi si trovava nella posizione ideale per farlo) ha saputo insegnare a quel ragazzo che il valore della vita non può essere espressa in cm o misurata in kg, il valore di una persona non è( e non deve essere) inversamente proporzionale al suo peso!!! Incavolata poi... perchè la nostra Società con le sue mode ed i suoi canoni estetici obbliga a volte ad uno stile di vita che non è consono alla nostra natura di "animali sociali"!!! Ancor più incavolata infine ... perchè anch'io, come tutti voi, mi sento carnefice e vittima di una cultura che non mi piace, ma di cui, per quieto vivere in società, ho dovuto (se non condividere) almeno rispettarne gli assurdi disvalori!!! Sono dispiaciuta… si… davvero tanto dispiaciuta!!! E voglio non solo condividere con voi questo mio grande dispiacere, ma vorrei anche invitarvi tutti ad una profonda riflessione. Bacionissimi...... (monisha)