LUCIDA FOLLIA

Siamo tutte Penelope


 Mi  hanno raccontato di un uomo, un bravo e serio professionista molto credente, sposato, padre di figli, verso i 40 anni perde la testa per un'altra donna, molla  la moglie, andando contro il suo credo  e va a vivere con l'altra, lasciando la prima  in balia alla piu' cupa disperazione, al punto da non voler mai piu' intraprendere nessun'altra relazione. Gli anni trascorrevano e lei continuava a dire :" Tornera', so che lo farà, tornera' da me, lui è solo partito per un lungo viaggio, ma tornerà."Ebbene, aveva ragione!!! Dopo 20 anni, impoverito, ridotto quasi SUL lastrico,  pare che l'altra si fosse "mangiata" tutto, lui ha fatto dietrofront ed è tornato a casa da sua moglie che lo stava ancora aspettando.Ma perchè siamo così idiote noi donne? Perchè somigliamo così tanto a Penelope?  "L'Odissea di Omero narra il viaggio di Ulisse verso Itaca, abbandonata per combattere la guerra di Troia. Lì lo aspetta la fedele Penelope, incalzata dai Proci usurpatori a dimenticare il suo eroico compagno. Prima di ritornare in patria, Ulisse è costretto, per volere degli dei, a vagare per mari e terre lontane tra mostri e creature misteriose, contro i quali l'unica arma è la sua astuzia."Amare una persona significa saperla aspettare, anche a costo di inventarsi un lenzuolo da tessere così come fece Penelope aspettando il  ritorno del suo Ulissse,  cullata dalla nostalgia e dal  ricordo dell’amore che fu , che le dava la forza per andare avanti  giorno dopo giorno per  crescere suo figlio facendogli da padre e da madre. Povera Penelope, a mio avviso, malgrado cio’ che ci è stato raccontato da Omero, la vera Odissea la visse lei, Penelope, così come la viviamo tante fra noi donne .Riflettiamo un attimo…. Ulisse ci mise 20 anni per tornare a casa?…ma vi sembra possibile? Secondo me fece lo lo scemo e pure il vigliacco!!! Che altro  si potrebbe dire di un uomo che per tutti quegli  anni si sottrasse alle sue responsabilità di marito e padre? Un vagabondo che andò a  Troye….pardon …a Troia ...che si perse pure, non trovando più la strada di casa, ecco chi era Ulisse veramente, altro che uomo coraggioso, impavido e astuto.Penelope invece, bella, ingenua, innamorata,  stava a casa  interpretando  il ruolo della moglie perfetta e fedele, lui avrebbe dovuto esserle grato per quell'attesa ed invece  la cornifica con mezzo Egeo, resistendo solo alle sirene . Come mai? ... Nulla dice Omero sulla forma fisica delle sirene, ma la tradizione antica le vuole in forma di donne dalle ali pennute e le zampe di uccello....ecco perchè il nostro caro Ulisse riuscì dunque a resistere. .Ahh quanto mi piacerebbe parlare un attimino con  Penelope, un faccia a faccia tra donne, le farei qualche domanda che mi sta a cuore.Vorrei sapere innanzitutto  se durante  tutto quel tempo passato ad aspettare, ebbe mai voglia, durante la lunga attesa,  di mollare tutto e mandare a quel paese  il suo amato Ulisse?Vorrei  sapere se lo aspettò  unicamente  per amore o perché invece rimase ingabbiata in un ruolo di moglie e madre fedele  imposto dalla società?Vorrei sapere se si dette almeno una volta della scema  nel rendersi conto che stava aspettando un uomo che chissà  dove si era cacciato e fra quali braccia stava.Vorrei sapere come si sentì dopo il  ritorno di Ulisse.Vorrei sapere se la notte riusciva a prendere sonno o lo guardava dormire nel letto e provava dolore pensando a lui che l'aveva tradita, a lui che aveva baciato altre donne, a lui che aveva accarezzato altri corpi.Vorrei sapere  se alla fine valse la pena aspettare così tanto o se mai si pentì.....