memoria in montagna

Post N° 724


Gita in montagna.Ho percorso, domenica scorsa (20-05-07), lo stesso sentiero ad anello già illustrato nel mio post del 30-04-07 (post. n.639). Non pubblicherò, quindi, nè la mappa nè la descrizione ma solo delle immagini, forse ripetitive, ma che, spero, daranno un'idea delle sensazioni di libertà e semplicità che si respirano in montagna.Prima di tutto una fermata alla fontana del Butto, m.1300, dove si fa provvista d'acqua.
Troviamo una pietra liscia come una lavagna e la tentazione è forte. Scriviamo "VI^ ZONA", che si legge poco, in omaggio all'associazione omonima della quale facciamo parte (vedi link).Io ho un'espressione patetica (tipo: "mi scappa la pipì..."), ma tenete presente che stavo scivolando in terra....
Mio fratello comincia a sudare e cambia il fazzoletto sulla fronte..... il bosco è veramente rilassante e il sentiero offre molti tratti in piano.
Eccoci fuori dal bosco.
Si attraversano anche zone ricche di fiori e cespugli di ginepro. La fioritura di fine Aprile è passata, ma adesso si incontrano aquilegie selvatiche, garofanini selvatici e il maggiociondolo fiorito.
Avvicinandoci al Rifugio Orsi, incontriamo il cippo di marmo a ricordo della guerra partigiana. E' stato posto dagli abitanti di Salogni (AL), un paese del fondovalle. Si noti la foschia che esclude l'orizzonte. La giornata è stata di sole e nuvole ma mai limpida.
Eccoci alle pendici dell'Ebro. E' il tratto più duro, il sentiero si impenna e non resta che salire sino alla vetta.
Passato il Rifugio Orsi, saliamo verso la vetta dell'Ebro e....voltandoci indietro ecco il bel panorama sulle Bocche di Crenna, il Monte Chiappo e lo splendido Alfeo, aguzzo, in lontananza.
Quasi la stessa immagine.....ma permettetimi di mettere l'accento su questo punto. La vetta è vicina, il panorama splendido, l'aria frizzante e la gita sta per arrivare al culmine.....anche per via dei panini e dell'appetito. Siamo vicini al mezzogiorno.
Ecco l'arrivo alla vetta dell'Ebro (m.1700). La cima più alta dell'appennino piemontese. Notare la sudata di Toto. Comunque la soddisfazione è al massimo. In cima: molte persone.
Ecco la vetta. Oltre a escursionisti come noi, ci sono anche tre agenti della Guardia Forestale che vigilano affinchè i sentieri non siano percorsi da moto e fuoristrada.
A parte Toto che non resiste e si fuma una sigaretta, notate quel signore anziano con le ginocchia fasciate. Non ha resistito e nonostante l'età e gli acciacchi ha fatto un pic-nic sull'erba e si è bevuto un cognac (borraccetta minuscola da tasca). Si vede che la passione per la montagna non cala col trascorrere degli anni....anzi, viste le difficoltà che aumentano, dev'essere maggiore.
Ovviamente ci sono anch'io e mi faccio immartalare seduto sul cippo che segna la vetta. Non è il massimo come foto ma evidentemente sono così....
Ci sarebbe anche questa foto, ma l'espressione mi sembra sempre un poco "ebete". Sarà la stanchezza.....
A Toto fanno male i piedi e ci arrendiamo alla tecnologia. Con 4 euro a cranio scendiamo in seggiovia. Un disonore.......un comodo disonore.