memoria in montagna

Post N° 787


Da: "Sale e tabacchi"Piero Chiara - 1989 - Mondadori
Il pensiero fa parte della raccolta interna intitolata: 1971.I primi soldi che mi sono stati dati e dei quali ho potuto disporre, all'età di otto o nove anni, sono state le monete da dieci centesimi di bronzo, quelle con la vespa da una parte e il Re dall'altra, che mia madre mi dava la domenica mattina perché andando a messa avessi qualche cosa da mettere nel sacchetto del sacrestano, quando dopo il Vangelo passava a raccogliere l'obolo. Mia madre mi dava una moneta da dieci centesimi ogni domenica. Dopo un paio di mesi, non avendo mai messo la moneta nel sacchetto, mi ero fatto un capitale di 80 centesimi col quale tentai la sorte, giocando a murella e a sette e mezzo con i miei coetanei.La sorte mi fu favorevole, tanto che mi riuscì di mettere insieme un gruzzolo di parecchie lire. Debbo dire, a mio onore, che una domenica mattina versai in una sola volta nel sacchetto del sacrestano non solo gli 80 centesimi che mi ero trattenuto, ma altri 40 centesimi. Sentivo di aver giocato in società col parroco e mi pareva giusto farlo partecipare al guadagno.