Prima o poi

Ginocchia


 Sono stati giorni noiosi.Ho avuto poca voglia e troppe domande nella mente. Non sono malata, no. E neppure fissata. Parrebbe io sia semplicemente una giovane donna che vive i propri sentimenti con maturità. O almeno così mi hanno detto. Bella roba, davvero...Nonostante il cinismo, i discorsi grotteschi o la camminata spavalda, mi ritrovo più e più volte a guardarmi dritta negli occhi allo specchio con la consapevolezza di non potermela raccontare.Vorrei potere almeno capire da dove arrivi tutta la forza per la tenerezza. Che dovrei avere un cuore stanco e stufo, ed invece non muore mai. Rimane lì, e se io cerco un pensiero per ferirlo e martoriarlo, lui riesce a trovare il modo per cavarsela sempre. E` la mia condanna.Ogni difetto, ogni mancanza, ogni ferita, ogni delusione e qualsiasi dolore io possa rievocare, ecco che lui giustifica. Ecco che lui arriva e copre, consola e riveste con un manto di dolcezza infinita.Come fai, gli direi. Lascialo andare, sarebbe la mia supplica.Ed invece non molla la presa. Non si dispera, non si atrofizza, non cova astio. Niente. Sta lì senza che io possa comprendere come, e attende. Con paura gli chiedo cosa, cosa aspetti, cuore mio che mi renderai matta. Non risponde. Mi sorride e basta, mentre io non so che darei per avere uno straccio di certezza sulla mia vita. Qualsiasi cosa va bene, basta sia certa.Non mi permette né di andare avanti né indietro. Non mi permette di andare di matto, né di sperare troppo né tantomeno di gettare la spugna.Aspetta, dice. Ed io quasi elemosino un suo cenno .