CIVITAVECCHIA - Pensa di essere particolarmente astuto l'europarlamentare Battilocchio.
Interroga il Commissario Europeo per l'Energia, Piebalgs, con domande palesemente retoriche, usando ripetutamente l'espressione carbone pulito che, come tutti sanno, identifica qualcosa che non esiste, per ottenere le risposte che ha già in mente, ovvero le dichiarazioni industrialiste già rilasciate, nell'ottobre scorso, dallo stesso Piebalgs in netta contraddizione con gli orientamenti dell'Unione Europea in tema di qualità dell'aria e riduzione delle emissioni climalteranti. L'unica differenza è che stavolta Piebalgs si inventa il "carbone sostenibile".
Il punto non è se il carbone, per disponibilità, sia strategico o meno. Il punto è se la combustione del carbone sporco (dato che quello pulito non esiste) stia uccidendo progressivamente e inesorabilmente il pianeta e i suoi abitanti. La risposta alla seconda domanda, l'unica che conta, è indiscutibilmente sì.
Cerca rassicurazioni Battilocchio, prontissimo a rassegnarsi alla costruzione della centrale, sugli aspetti sanitari; lo fa in maniera affettata, in degna compagnia, reclamando tavoli di confronto, fingendo di non conoscere, in maniera altrettanto retorica, i risultati degli studi epidemiologici già condotti (l'ultimo pubblicato tre mesi fa) sul territorio. Cerca rassicurazioni che nessuno gli potrà dare, nemmeno il fervido Piebalgs, perché i numeri sono numeri e i numeri che parlano di malattia e morte sono ancora più numeri.
La domanda è perché lo fa? Non escludo, un giorno, di chiederglielo di persona.
Per parlare di me, posso dire che se avessi avuto un'azienda di famiglia impegnata nella costruzione della centrale Enel di TVN, mai mi sarei dichiarato contrario a quel progetto e avrei partecipato a cortei e manifestazioni. Se, per necessità di facciata o perché colto da un insolito dubbio, lo avessi fatto, avrei probabilmente cercato ovunque non dati reali ma rassicurazioni per giustificare me stesso e/o per lavare la mia coscienza sporca. Come il carbone.
Ma questo, naturalmente, non è il mio caso.
Alessandro Manuedda - Movimento No coke
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