on the road

Lo Tsunami Beatrice è arrivato


Alla fine lo Tsunami è arrivato. Ore 13.57 di sabato 4 novembre. Beatrice, 3 chili e 535 per 55 centimetri. E' bellissima anche se detto da me non conta. La cosa che mi ha stupito fin da subito è che è uscita con una pelle bellissima, altri neonati che ho visto erano a chiazze o scurissimi. Lei era bianca e rosa fin da subito. E appena uscita mi fissava con quegli occhietti grigi. Poi le ho parlato e sembrava mi conoscesse, forse ricordava quando le parlavo dal pancione. Fatto sta che non pensavo di saperci fare così con i neonati: pensavo avrei avuto paura a prenderla in braccio, paura di farle male. Invece non è successo nulla. Anzi. Vedo che ogni volta che la prendo in braccio si tranquillizza subito. No so. Forse perché in ospedale faceva molto caldo e l'ascella pezzata la narcotizzava. Battute a parte ho riletto quel che ho scritto in questo blog. Le peggiori stronzate da quando l'uomo inventò il cavallo, come diceva Mandrake. O forse è vero, lo tsunami ha davvero spazzato via tutto senza che me ne accorgessi. So solo che ora ho messo la sua foto sul desktop del portatile e mentre lavoro sull'altro pc non riesco a staccarle gli occhi di dosso. Come è andata? Beh, quando l'hanno tirata fuori e l'hanno data a mia moglie in sala parto mi sono messo a piangere come un vitello. Quando poi le hanno fatto il primo bagnetto e l'hanno vestita davanti a me mentre mia moglie veniva ricucita mi sono definitivamente sciolto. Ho sentito una frana dentro, come un iceberg che si disgrega in mare. Chi se ne frega dei viaggi in moto, del lavoro di tutto il resto. Adesso ho solo due pensieri in testa: godermi mia moglie e mia figlia è il primo. Il secondo pensiero? Un secondo figlio. Oggi alle 14 le vado a prendere e le porto a casa. Un'ultima nota, anche se non meno importante. Ringrazio tutti i miei amici della stanza di chiacchiere libere per le dediche sui blog. Mi avete commosso. Non me l'aspettavo. Grazie ancora. Un abbraccio. Alle fanciulle, ai fanciulli una stretta di mano. Commosso sì, ma non esageriamo ;-)