moralibertà

Il mio rosso


 
 Rosso è il colore del mio cuore che pulsa nelle profondità nel mezzo del mio essere e il colore del sangue che l'irrora e che corre nelle mie arterie e i miei capillari fino alle punte delle dita e dei piedi.Rosso era il mio colore prediletto da bambina e il colore dell'abito di lana che indossavo quando avevo cinque anni e il colore del fuoco che mi bruciò le mani quel giorno. Mi bruciò le mani, perché - imitando il mio fratellone - volevo arrostire nella stufa di maiolica l'asino che era sul mio babaglino. E così misi la sfrangiatura tra la griglia e il babaglino prese fuoco. Cercai di spegnere il fuoco con le mie mani, ma il tiraggio che facevano le manine battenti lo ravvivvò. Correvo, correvo, girando la tavola già apparecchiata per la colazione di Pasqua. Poi corsi nel corridoio. Dalla cucina mi venne incontro Zia Moni, mi pigliò e rotolò con me sul pavimento di pietra. Le fiamme erano spente. Chiesi, "sono morta?" Mia cara Zia Moni mi assicurò che ero ancora viva.Rosso è il colore delle rose che mi consolavano quando visitavo il Roseto di Sangerhausen dopo il suicidio della mia amica Gabi. E il colore della gioia che sento durante le mie passeggiate nei campi coperti di Rosolaccio. Il mio rosso è il colore del dolore, del conforto e della gioia.