A SIGNORA GIOCA PULI

La Juventus stende l'Inter e riapre il campionato


Battendo per 2-1 l'Inter a San Siro, la Juventus fa un deciso passo in avanti verso la qualificazione in Champions League e riapre il campionato: grazie al suo successo per 2-1 sull'Empoli nel pomeriggio, la Roma è infatti ora a soli quattro punti dai nerazzurri a otto giornate dalla fine. Nonostante un paio di situazioni fortunate in occasioni delle sue reti - vedi svista del guardalinee sulla posizione di Camoranesi in occasione del primo gol ed errore di Burdisso sul secondo - la Juventus ha meritato il successo. I bianconeri hanno giocato una partita da grande squadra, attenta e cinica, sprecando anzi più volte il 3-0, trascinati da un Del Piero che ha festeggiato al meglio le 552 presenze con la maglia della Vecchia Signora, raggiungendo nella graduatoria l'indimenticato Gaetano Scirea. Dall'altra parte, la sconfitta di questa sera certifica il momento di difficoltà dell'Inter, che non perdeva in casa dallo scorso 81 aprile contro la Roma. Troppe le assenze importanti in casa nerazzurra - questa sera ko anche Cambiasso e Vieira - e troppi gli elementi decisivi in condizioni approssimative - Stankovic in primis - soprattutto a centrocampo, nella zona nevralgica del gioco, per poter costruire una manovra accettabile e non sempre dai calci piazzati possono arrivare i gol che risolvono le situazioni. Ora ad Appiano Gentile sarà fondamentale recuperare gli infortunati per respingere la rimonta della Roma. La partita. Nell'Inter Roberto Mancini deve fare a meno di Cambiasso e Vieira: nel rombo di centrocampo, allora, spazio al trio Stankovic-Zanetti-Chivu con Jimenez trequartista dietro a Cruz e Ibrahimovic. Nella 4-4-2 della Juventus Ranieri perde Zebina nella rifinitura e schiera Grygera a destra; in mezzo al campo c'è Camoranesi centrale con Sissoko per dare qualità al reparto mentre in attacco è confermato il tandem Del Piero-Trezeguet. Pronti, via, e l'Inter ci prova subito con un sinistro al volo alto di Chivu da dentro l'area ma la prima grande occasione è al settimo per gli ospiti: cross di Nedved dalla sinistra e deviazione sottomisura di Del Piero. Julio Cesar è bravissimo a deviare oltre la traversa. In effetti, per almeno un quarto d'ora la Juventus sembra messa meglio in campo, soprattutto "grazie" a Jimenez, che non rientra a dovere in fase difensiva e permette spesso ai bianconeri di attaccare in superiorità numerica. Lentamente, però, i nerazzurri trovano meglio le distanze tra i reparti e coprono con maggiore attenzione, impedendo agli avversari di rendersi pericolosi in avanti. Se non rischia molto in difesa, l'Inter non fa però nemmeno molto in avanti, dove però può sempre mettere in campo la sua fisicità sui calci piazzati, come al 18°, quando su punizione di Jimenez dalla sinistra prima Burdisso non trova la deviazione sottomisura e poi Stankovic incorna sulla parte superiore della traversa. Generalmente, la sfida resta equilibrata, giocata su buoni ritmi in mezzo al campo, ritmi che - complice anche un terreno di gioco scivoloso - rendono difficile manovrare con ordine e precisione. Al 34° l'Inter si fa comunque rivedere in avanti punizione di Chivu dai ventinove metri e Buffon è bravo a distendersi sulla sua sinistra e a deviare in angolo. Sette minuti dopo il portiere bianconero si ripete bloccando in sicurezza un'altra potente ma meno angolata punizione di Ibrahimovic dai ventidue metri. Le due squadre vanno così al riposo sullo 0-0. La ripresa vede però in campo una Juventus più convinta e propositiva che già al 46° sfiora la rete con un destro di Nedved deviato in angolo da Julio Cesar. Tre minuti dopo ecco il gol che sblocca il punteggio: lancio di Molinaro, la palla filtra fino a Camoranesi che controlla e batte Julio Cesar con un rasoterra di destro. Sulla rete bianconera pesa però l'errore del guardalinee, che non vede il fuorigioco dell'italo-argentino. Al 52° Mancini decide di cambiare: fuori Jimenez e dentro Suazo, con i nerazzurri che passano al 4-3-3. L'honduregno si fa vedere sei minuti dopo il suo ingresso in campo con un destro dal limite alto. Al 63° ecco però il raddoppio bianconero: passaggio di Camoranesi per Del Piero che tocca in profondità, Burdisso non riesce ad allontanare di testa e Trezeguet insacca con un imparabile sinistro al volo. Un minuto dopo Mancini decide di cambiare ancora: fuori Cruz, alle prese con un problema al piede e dentro Maniche, con la Beneamata che torna al 4-3-1-2 com Stankovic trequartista. Nonostante le sostituzioni, si vede che l'Inter fatica con troppi uomini stanchi e poco brillanti contro una difesa attentissima e se i nerazzurri non riescano a pescare i propri attaccanti, la Juventus sfiora più volte il tris, in particolare con Del Piero, che al 66° e soprattutto all'82° si vede negare il gol solo da un ottimo Julio Cesar. All'83° Mancini si gioca il tutto per tutto con Balotelli per Chivu mentre Ranieri inserisce Iaquinta per Trezeguet e un minuto dopo l'Inter accorcia le distanze: fuga di Maicon, che entra in area, evita due avversari sulla destra e mette in mezzo per Maniche che insacca da due passi. A questo punto Ranieri togliere l'esausto Nedved per Nocerino per dare più filtro. Dal canto suo l'Inter getta in campo tutto il suo orgoglio e sfiora il gol del clamoroso pareggio con Maniche in pieno recupero, quando il portoghese si rende protagonista di una percussione centrale, entra in area e sull'uscita di Buffon coglie con un destro il palo esterno. Palo su cui si fermano le speranze di pareggio nerazzurro e sul quale si riapre invece il campionato.