A SIGNORA GIOCA PULI

Promossi&Bocciati 2007/2008, Juventus: Alex il Magnifico, Tiago l'oggetto misterioso


Salihamidzic: Lo guardi negli occhi e pensi che sia la persona più scorbutica del mondo. Poi lo vedi sorridere e ti rendi conto che invece è un mostro di simpatia. Brazzo, nonostante abbia appena concluso il suo primo anno in bianconero, è già diventato un uomo-spogliatoio. Simpatico e disponibile con i compagni e con il mister che l’ha schierato un po’ dovunque, secondo le necessità del momento. Terzino, ala, centrocampista centrale: il bosniaco ha dimostrato che i jolly di qualità esistono ancora e sono tremendamente utili. Chi non ricorda i suoi due gol al Milan? Voto 7Tiago: Di lui si è parlato fin troppo. Superfluo ribadire ancora che da un giocatore di tale esperienza internazionale, pagato 13 milioni di euro, ci si attendesse ben altro rendimento. La storiella del modulo che mal si adattava alle sue caratteristiche è circolata spesso durante l’anno, ma l’impressione è che fosse solo un alibi costruito ad hoc per giustificare il suo fallimento. Se non altro si è integrato bene nello spogliatoio: la stima e le iniezioni di fiducia dei compagni di squadra dimostrano che il portoghese si è fatto voler bene, ma la faccia pulita e i buoni uffici dei colleghi non basteranno per guadagnarsi la riconferma. Salvo sorprese, il portoghese si accaserà in Spagna. Pare che l’Atletico Madrid sia pronto a scommettere sulla sua rinascita. Voto 5 -Del Piero: Un numero, un destino. Dieci come il numero di maglia che onora da tredici stagioni. Dieci come gli anni trascorsi dalla stagione più prolifica della sua carriera. Dieci come il voto in pagella che si è meritato quest’anno. Diventare capocannoniere del campionato a 33 anni e mezzo sa quasi di miracoloso, soprattutto per chi ha dovuto fare i conti con un gravissimo infortunio che ne ha condizionato il rendimento e minato l’autostima. Dopo anni passati ad analizzare ai raggi X ogni sua prestazione, ogni sua dichiarazione nel tentativo di coglierlo in fallo (è proprio il caso di dirlo!), si è preso la rivincita nella stagione più importante: quella del ritorno in serie A, quella della Champions da riconquistare, quella del terzo Europeo da giocare da protagonista. Missione compiuta, caro Alex. La tua stagione in prepotente ascesa, culminata con la vittoria della classifica marcatori, vale un posto in azzurro, forse anche da titolare. In molti ci speravano, ma solo tu ci ha creduto davvero. Grazie capitano! Voto 10 Chiellini: Ha iniziato la stagione in ballottaggio con l’esordiente Molinaro per un posto sulla fascia sinistra, ma l’infortunio di Andrade e i peccati di gioventù di Criscito l’hanno riportato al centro della difesa, dove Deschamps l’aveva schierato nella seconda parte della stagione scorsa. Otto mesi dopo, al termine di un campionato che l’ha consacrato miglior centrale difensivo della serie A, Giorgio Chiellini vive un altro ballottaggio, ma stavolta in ottica azzurra e con vista sull’Europeo. L’avversario si chiama Marco Materazzi, le cui quotazioni, negli ultimi mesi, sono in deciso ribasso. Se lo meriterebbe proprio: la sua evoluzione tattica ha davvero dell’incredibile. Voto 8,5Camoranesi: Il demiurgo che ha dato forma e significato a tutte le trame di gioco bianconere ha il codino e l’accento sudamericano. È il valore aggiunto, il brillante da sfoggiare nelle grandi occasioni. Fosse stato per Ranieri, avrebbe giocato tutte le partite, ma gli infortuni muscolari e la fretta di recuperare l’hanno bloccato per quasi tre mesi. Messi da parte i guai fisici, si è reso protagonista di un superbo girone di ritorno, tra gol pesanti e assist decisivi che hanno spinto la Juve sempre più in alto in classifica. Da vedere e rivedere nelle vittorie contro Inter e Milan: che spettacolo!!! Voto 8,5 Trezeguet: Per lui, ancora una volta, parlano i numeri. È la quinta volta che finisce il campionato in doppia cifra, la terza abbattendo quota venti. La classifica marcatori gli è sfuggita all’ultima giornata, ma è stata una delusione facile da metabolizzare, visto che il titolo è andato a chi è suo compagno e amico da sette stagioni. I gol restano il primo elemento di valutazione quando si parla di David, ma sarebbe ingiusto ignorare tutte le volte in cui si è sacrificato per la squadra, ripiegando in difesa o andando in pressing sul portatore di palla. Su Trezeguet, da troppo tempo ormai, gira il luogo comune secondo cui sarebbe un giocatore che vive solo e soltanto per il gol, infischiandosene di tutto il resto. Non è così, David non si è mai risparmiato. Giudicarlo solo in termini di gol fatti o mancati è assolutamente ingeneroso. Voto 8 Nocerino: E’ andato in tilt dopo un girone d’andata giocato senza mai rifiatare. Ha fatto da spalla a Zanetti fino all’arrivo di Sissoko che gli ha tolto spazio, relegandolo in panchina. Già allora, comunque, aveva perso brillantezza e esplosività, le sue doti migliori. Ranieri ha cominciato a preferirgli persino Tiago e, per lui, le chance di giocare sono diventate sempre meno. Voto 5,5 Legrottaglie: Come per Chiellini, un’annata inaspettatamente ricca di soddisfazioni e di attestati di stima. Da riserva di Andrade, con le valigie pronte, a titolare inamovibile, il passo è stato breve, brevissimo. Ritrovata la serenità e la concentrazione che, non molto tempo fa, gli avevano schiuso le porte della Nazionale, il Duca è tornato ad esprimersi su livelli di eccellenza. Elegante, puntuale negli anticipi e decisivo anche in zona gol. La società, che ora se lo tiene stretto, gli ha già rinnovato il contratto fino al 2010. Voto 7,5Molinaro: Il ragazzo si farà – cantava De Gregori – e l’impressione è che dovrà bruciare le tappe perché a Torino hanno fretta di vincere. L’ex laterale del Siena non ha entusiasmato: grande corsa, straordinaria resistenza, ma poco altro. La qualità dei cross, fondamentale per un terzino di spinta come lui, ha spesso lasciato a desiderare e, in vista della prossima stagione, fitta di impegni, conviene che la Juve si guardi intorno per trovare un valido interprete sulla corsia mancina che possa fargli da chioccia. Vi dice niente Vargas? Voto 6Ranieri: Altissimo il voto al Ranieri-condottiero. Molto più basso quello al Ranieri-oratore. Con l’aiuto dei senatori, ha ricostruito una squadra irrimediabilmente diversa negli interpreti da quella formidabile dell’era Capello, ma non nello spirito, sempre battagliero. Ha gestito bene lo spogliatoio e dato carta bianca ai vari Del Piero, Chiellini e Camoranesi che hanno trascinato la Juve al terzo posto. Da dividere con la società le responsabilità di un mercato quasi fallimentare (Almiron, Tiago, Criscito) che solo l’innesto di Sissoko, a gennaio, ha reso meno catastrofico. Spesso contraddittorie, e al limite della comicità, le dichiarazioni rilasciate dal tecnico romano nel corso dell’anno, specie nei momenti-chiave. A sentir lui, la Juve avrebbe dovuto lottare per lo scudetto, senza porsi troppi limiti, salvo poi rimangiarsi tutto dopo la sconfitta interna contro la Fiorentina quando rivelò che la società gli aveva chiesto la qualificazione in Uefa come obiettivo minimo. Mah…misteri della comunicazione! Voto 8 all’allenatore – Voto 4 all’oratore