A SIGNORA GIOCA PULI

La Stampa - Juve, è ora di Xabi


L'ora X si avvicina. L'ora Xabi. Domani, giovedì al massimo: è questa la scadenza che la Juventus si è data per completare la rosa da consegnare a Ranieri per la prossima stagione, quella del ritorno in Champions e della conferma in campionato, al via venerdì con il raduno di Vinovo. Molto probabilmente scoccherà l'ora di Xabi Alonso, 26 anni, il centrocampista del Liverpool nel mirino da più di un mese. Nel frattempo lui è diventato campione d'Europa con la Spagna, ma la distanza di due milioni e mezzo tra offerta (16) e richiesta (18,5) è rimasta nel congelatore. Non più un problema, dopo il via libera del Cda di mercoledì scorso: quei soldi ci sono e saranno spesi per rinforzare la squadra. «Cerchiamo un centrocampista, poi saremo a posto», chiosa il ds Secco. Per il vice Buffon non c'è fretta, mentre la Samp ha acquistato Mirante in comproprietà. Se l'affare Xabi non è ancora chiuso è solo perché la Juve spera ancora di poter arrivare ad Alberto Aquilani, 24 anni fra sei giorni, gioiello della Roma e della nazionale che potrebbe essere messo sul mercato in caso di rottura sul rinnovo del contratto. Ma giorno dopo giorno il club di corso Ferraris si rende conto che il romanista è un obiettivo bello e impossibile. Allo stesso tempo ha il timore di perdere lo spagnolo, innervosito dal lungo tira e molla nonostante l'accordo trovato a suo tempo (quadriennale da circa 3,5 milioni a stagione). Ecco perché la svolta è dietro l'angolo e l'ad Blanc prepara la nuova missione inglese, quella decisiva. «Non credo che Aquilani lascerà la Roma, dipende solo dalla società - dice il suo agente Franco Zavaglia, in attesa di sedersi attorno ad un tavolo col ds Pradè, fino a ieri impegnato con il rinnovo di De Rossi - ci hanno dato appuntamento prima del 20 luglio, quando inizia la nuova stagione». Decisamente troppo tardi per la Juve. L'azzurro chiede di adeguare l'attuale ingaggio (900 mila euro fino al 2010) ad almeno due milioni e mezzo, soldi che a Torino non avrebbero problemi a garantirgli, mentre la Roma è ferma a 1,8. Distanza ampia, che potrebbe essere colmata con un aumento spalmato fino al 2012. In ogni caso per la Juve il tempo stringe e la Roma non ha aperto nessuno spiraglio. Il giocatore resta incedibile, nonostante la contropartita offerta dai bianconeri (Iaquinta, ma c'è un raccolta di firme sul web da parte dei tifosi per bloccare la sua cessione) susciti un certo interesse. L'ultima speranza resta appesa al gradimento di Aquilani, che durante l'Europeo è rimasto stregato dal gruppo degli juventini (ottimo feeling con Del Piero) e dalle parole spese nello spogliatoio e non solo («Xabi è un ottimo giocatore, ma Alberto è meglio», copyright di Buffon) per convincerlo a trasferirsi a Torino. Dovesse lasciare la Capitale il ragazzo, valutato sui 24 milioni, non avrebbe dubbi sulla sua preferenza, anche perché le altre pretendenti (Arsenal, Real Madrid, Inter) si sono via via defilate. Il problema è che la parte alta della clessidra è quasi vuota. La Juventus ha ancora in mano Xabi Alonso, il regista chiesto da Ranieri, ma ha capito che è arrivato il momento di scongelare la trattativa per non rischiare di ritrovarsi a mani vuote. Se il giocatore è impaziente di conoscere il proprio futuro prima delle vacanze dopo il trionfo di Vienna (vissuto comunque da comprimario), anche il Liverpool sta esaurendo la pazienza e si è irrigidito sulle sue posizioni. Siamo al dunque. Al di là della dead line del raduno («Entro il 4 luglio vogliamo chiudere il mercato», ha sempre detto Blanc), è chiaro che la telenovela Xabi non vivrà oltre questa settimana. Dallo sprint sembra essere uscito Stankovic («L'intenzione è restare all'Inter - dice il suo agente Fioranelli -, con noi non ha mai parlato nessuno, tantomeno la Juve»), mentre da Portogallo (Sporting) e Spagna (Real Saragozza) si offrono il centrocampista Miguel Veloso («Al 50% andrà alla Juve», dice il suo manager Barbosa) e l'attaccante Diego Milito («La Juve è una possibilità», spiega l'agente Hidalgo). Solo parole, per il momento. Perché è arrivata l'ora X.