Tempo verrà...

Jacob Levi Moreno


[…] Di interesse particolare risulta l’elaborazione concettuale dei due fondamenti del pensiero moreniano, la "spontaneità" e la "creatività" e il loro dinamico divenire. La spontaneità viene qui definita come quello "stato psichico che rende il soggetto disponibile ad attivare le proprie energie ed ha la funzione di liberare la creatività." Quest’ultima è un quid allo stato potenziale che si definisce solo nell’atto concreto: si risolve nel fornire risposte adeguate a situazioni nuove o nuove risposte a situazioni già affrontate."Senza la spontaneità - afferma Moreno - la creatività rimane senza vita; la sua intensità vitale cresce e si riduce proporzionalmente alla sua partecipazione alla spontaneità. Per contro, senza la creatività, la spontaneità è vuota e sterile." L’aspetto più interessante del metodo moreniano - che dà vita alla cosiddetta "psicoterapia di gruppo" e, più specificamente, alla tecnica dello psicodramma - è la tendenza a valorizzare e sviluppare attraverso l’azione, quale mezzo espressivo più spontaneo, ciò che è attualmente vitale nell’individuo e nel gruppo, (la filosofia del "qui ed ora" che esalta l'attualizzazione del vissuto) piuttosto che soffermarsi ad individuare una sofferenza, una deficienza, un "non essere".[…] La "creatura" per eccellenza di Moreno resta tuttavia la tecnica terapeutica di gruppo chiamata psicodramma: la leggenda ne data la nascita il 1 Aprile 1921 in un Teatro di Vienna, il Komoedien Haus.Lo psicodramma ha un profondo archetipico legame con il teatro greco, nei suoi aspetti di "spettacolo vivente" capace di scatenare un effetto catartico nella collettività che vi partecipa, nonchè nell’elemento dinamico che favorisce la spontaneità. Il "dramma" che vi viene rappresentato è il dramma umano, quello cui si riferisce Euripide nel rappresentare l’uomo nelle sue dimensioni concrete e psicologiche.Numerosi sono stati gli sviluppi successivi, in campo analitico e non, dello psicodramma e delle tecniche da esso derivate (role playing, ecc.), che testimoniano l’efficacia di una intuizione che mette in comunicazione profonda il mondo dell’arte con quello della cura d’anime.Dal webImmagine: Vittoria Salati, La mia Fenice