I miei silenzi

non credo di invecchiare...


il dolore lo guardo in faccia in modo diverso da come lo osservavo e scrutavo anni fa!Alla professionbalità si tende, pian piano, ci si abitua ad abituarsi. Eppure al dolore non ci si abitua, oh… Poco da fare… Si svia, si scivola altrove, si usa l’ironia (specialmente per noialtri l’ironia è arte in cui siam maestri, ammettiamolo)per andarsene da lui e vederlo meno grosso e fastidioso… Ma quello resta.Senza retorica, anche se questo mio scrivere è a forte rischio retorica: quello resta. Il dolore resta…Un salutone a tutti coloro che soffrono.