Rime in Prosa vol.1

Il destino va guidato


Oggi vi voglio raccontare una storia. Ma non una storia che inizia con "c'era una volta" ma una storia che "c'è adesso".E' la storia di una donna che ha trascurato il proprio corpo ed ora ne sta risentendo ed è troppo tardi per rimediare.La chiamerò Francesca, ma è ovviamente un nome di fantasia.Francesca oggi ha 58 anni. Circa 2 anni fa, comincia ad avere problemi alla vescica, delle fitte ed una piccola difficoltà ad urinare. Va dal medico, il quale le diagnostica una lieve cistite, che cura con antidolorifici.Ma i dolori continuano, la difficoltà ad urinare aumenta e si aggiunge anche un problema ad avere rapporti. Torna dal medico che continua a prescriverle antidolorifici.Va avanti così fino a marzo del 2006, quando, oltre ai dolori in costante aumento, si aggiunge un problema grosso alla schiena, che non le permette di stare in piedi a lungo. Finchè viene costretta a letto per giornate intere, mesi interi. C'è da dire che Francesca ha anche un grave problema di obesità, che le impedisce di muoversi agevolmente ed accentua il suo dolore alla schiena.Il medico pare non dare importanza a questo problema e neanche Francesca lo fa. Finchè, nel settembre del 2006, la sua famiglia decide di farla ricoverare al C.T.O. di Torino (Centro Traumi Ossei).In ospedale, le diagnosticano un gravissimo quanto misterioso problema alla spina dorsale. Si tratta di due vertebre lombari che sono "misteriosamente" sparite. Mancano e impediscono a Francesca un qualsiasi movimento della schiena.L'operazione alla schiena è rischiosa. Infatti obbligherebbe Francesca a stare a pancia in giù per ben 3 ore e, dato il suo problema di obesità, le farebbe rischiare una crisi respiratoria alla quale non sopravviverebbe.La figlia 30enne, che chiamerò Angela, si deve sobbarcare tutta la responsabilità e, con grande coraggio, firma la liberatoria per l'operazione.Siamo a metà ottobre e Francesca viene operata con successo. Ora però iniziano le indagini sulle cause. Nei pressi delle due vertebre che prima mancavano, vengono rilevate due metàstasi (piccole forme tumorali) che vengono rimosse.Ma quelle due metàstasi spingono i medici ad indagare più approfonditamente.Gli esami alla vescica tolgono ogni dubbio. Viene diagnosticato un tumore maligno con metastàsi diffuse a grappolo. Esistono varie categorie di tumori, che io francamente non conosco, ma il tumore di Francesca è nella categoria di quelli peggiori.A lei viene detto che si tratta di un polipo all'utero, perchè, avendo un carattere debole, non reggerebbe al colpo. La scelta di non dirle del tumore viene portata avanti e condivisa da tutti.L'esame istologico identifica in maniera precisa di che tumore si tratti.Questo tipo di tumore ha una vita media di 2 anni e, al giorno d'oggi, non ha cure.Se al momento dei primi dolori avesse fatto controlli approfonditi forse oggi si sarebbe potuto far qualcosa ma, allo stato attuale delle cose, a Francesca resta, nella migliore delle ipotesi, un anno di vita.A novembre 2006 viene rimandata a casa in modo da farla almeno stare in un ambiente familiare.Adesso è nel letto e il suo carattere debole le impedisce di essere combattiva e di tentare di ritornare a camminare, se non per brevi attimi. La sua sopravvivenza è sulle spalle di suo marito e dei suoi due figli. Angela risulta quella più provata poichè ha una famiglia e deve badare anche a suo figlio di 2 anni.La gamba destra di Francesca si è gonfiata a tal punto da diventare il doppio di quella sinistra. Motivo? Le metàstasi si stanno probabilmente allargando anche lì, mentre le sta ritornando il dolore alla schiena.Va praticamente avanti a morfina.Quanto le resta? Non si sa, ma di sicuro si sa quanto tempo ha perso: 2 anni.Se 2 anni fa avesse fatto controlli adeguati invece di affidarsi ad un medico incompetente, probabilmente oggi sarebbe in una situazione diversa.E' vero che il destino è scritto, ma è anche vero che è scritto a matita. Bisogna solo avere la forza di cambiarlo.Perciò non vi adagiate su voi stessi, non sottovalutate i messaggi che vi invia il vostro corpo...non fate come Francesca.