Rime in Prosa vol.1

Elogio alla follia


Volete davvero sapere perché mi trovo qui? E a che scopo?La mia colpa mi è ignota. In questo posto austero vengono rinchiusi i pazzi, ma io non sono pazzo, eppure mi trovo qui.Chi ha deciso della mia follia? Loro! Ma sono loro i veri pazzi, non io!Hanno preso la decisione di rinchiudermi forzatamente in questa prigione per tentare di curarmi. Curarmi? Curarmi da che male? Qual è il mio male? Sapreste dirmelo voi, dottore?È follia credere nella bontà d’animo? È follia sostenere la presenza di un cuore in ognuno di noi? Se questa è follia allora si, sono un folle.Io penso che ognuno di noi abbia un cuore, ma non un cuore che pulsa, che pompa sangue, che batte nel petto…no…Un cuore d’animo. Quel qualcosa che ci fa male quando ci sentiamo disprezzati e che ci porta il più in alto possibile quando ci sentiamo amati.Io, dottore, sono convinto che ci sia qualcosa del genere in ognuno di noi.Sono matto se credo che ogni uomo possa essere buono?Sono matto se penso che l’umanità intera possa essere buona?Ah! Come mi piacerebbe tirar fuori questo cuore d’animo da ogni essere umano! È follia questa?Sono in un manicomio. Hanno deciso loro per me.Che sia questo il motivo?Un uomo che crede nella bontà dell’animo umano è considerato un pazzo?Forse, dottore, se ora mi trovo qui, lo è.E vogliono curarmi. Vogliono cancellare quel poco di bontà che risiede ancora in me.Una miriade di pazzi che vogliono far impazzire l’ultimo uomo sano rimasto.A questo punto che cos’è la follia?Una condizione di disturbo mentale, oppure si tratta di qualcos’altro? E se fosse invece la diversità, la visionarietà e la perseveranza in progetti di per sé inattuabili?Ma adesso, dottore, il mio tempo è scaduto. La visita si deve concludere qui perché sono venuti a prendermi.È ora che un povero pazzo torni ai suoi vaneggiamenti sulla bontà dell’uomo.