IL MORSO NOTTURNO

La Mano Infernale - La Recensione


Attento a quello che desideri..potrebbe avverarsi! Un ragazzo che non ha più niente da perdere, una reliquia maledetta nascosta, ma destinata ad essere trovata per scatenare l'inferno sulla terra. Queste le premesse di un piccolo film, semplice, ma dietro al quale si cela durissimo impegno e voglia di emergere in un paese in cui le porte del cinema sono sprangate per chi ha il coraggio di osare, e in cui il genere horror è morto con Lucio Fulci. Ispirato a “La zampa di scimmia” di William Wymark Jacobs, La Mano Infernale è un film coraggioso e ben costruito: coraggioso perchè, nonostante la giovane età del regista, Lorenzo Buscaino, il limitatissimo budget di soli 200 euro, sudati e ottenuti con sacrificio e lavoretti saltuari, la pellicola si regge in piedi da sola, dall'inizio alla fine, tenendo lo spettatore concentrato sulle vicende della misteriosa mano che esaudisce i desideri, non certo per appagare il suo padrone, ma per deformare la realtà e la vita quotidiana di Sebastian, il protagonista, e di coloro che gli stanno accanto. Ben costruito perchè, nonostante si tratti di un film di appena un'ora, girato in location non sempre ispirate, dagli amici del sabato sera di Terni (città natale del regista) e non da professionisti, lo sforzo degli attori, anche se alle prime armi in quanto a recitazione, è più che evidente ed il risultato supera di gran lunga decine e decine di produzioni italiane famose e strapagate. Fatta eccezione per alcuni momenti morti e qualche dialogo troppo forzato, la pellicola miscela bene classici momenti di vita quotidiana con squarci di mistero e terrore, e non manca nemmeno qualche salto improvviso dalla sedia. Buona l'interpretazione di Eros Bosi, il protagonista, già famoso a Terni per diverse comparse e interpretazioni. Ottime le musiche e gli effetti sonori, assolutamente da brivido e interamente composti dal regista, cosi come lo sono gli effetti speciali (un plauso va fatto al design della inquietante mano) e la sceneggiatura. In un'epoca in cui l'horror italiano è praticamente morto, inquinato dagli ultimi e penosi vaneggiamenti artistici di Dario Argento, è confortante scoprire Buscaino, un giovane ventenne che "da solo" e senza mezzi, ha creato dal nulla diversi film degni di interesse; non osiamo immaginare come sarebbero i suoi film se venissero finanziati come si deve. Auguriamo a lui e al suo entourage buona fortuna per il futuro e consigliamo a voi di dare una chance a La Mano Infernale, a patto di non desiderare qualcosa! Marco Delle Fave Caporedattore di Cyberludus, testata giornalistica e Associazione Culturale