Vita Morte

Salvatore Crisafulli, (nella foto a sx) oggi 42 anni cittadino di Catania che a causa di un incidente stradale viveva in Stato Vegetativo, nell'ottobre del 2005 Salvatore si e' risvegliato da quello Stato Vegetativo che i medici avevano definito 'irreversibile', raccontando che durante quei due anni aveva sentito e capito tutto e che parla attraverso l'uso di un computer sofisticato a scansione che individua le lettere attraverso il movimento degli occhi e del capo.

Salvatore ha scritto diverse lettere sia a Piergiorgio Welby, 'Oggi sono come te non posso muovermi, parlo attraverso un computer, la mia condizione e' sempre gravissima, sono imprigionato nel mio stesso corpo, mi sento come murato vivo, e vivo in un abisso, ma voglio vivere. Caro Welby rispetto la tua volonta', ma vorrei che tu cambiassi idea, decidendo di lottare fino alla fine, non chiedere la morte ma combatti per la vita. Sto soffrendo tantissimo per te, ma ti supplico di cambiare idea, perche' la vita e' un bene prezioso, anche se si soffre'.

Che alla famiglia di Terri Schiavo: 'Nel Marzo del 2005, durante l'agonia della vostra amata figlia Terri, io venivo ancora definito dalla scienza medica di mezza Europa un "Vegetale", con una diagnosi di Stato Vegetativo Permanente, è che mi trovavo in un altro mondo, fatto solo di silenzio, ma non era così, perché io sentivo e capivo tutto. Vedevo in Televisione, che trasmettevano le immagini di vostra figlia, io scoppiavo a piangere, era come se vedessi me stesso'.

Oggi Salvatore lotta giorno dopo giorno per la vita, 'un dono che non puo' essere 'ucciso' da una legge o da un camice bianco. Cosa ne sanno la cassazione e i medici di criteri validi per morire?'. La rabbia di Salvatore Crisafulli si legge nel suo blog, www.salvatorecrisafulli.blog.kataweb.it  si scaglia contro la recente sentenza della Suprema Corte intervenendo sul caso di Eluana Englaro che fissa le 'condizioni' in cui si puo' autorizzare l'eutanasia. 'La definizione di stato vegetativo permanente si riferisce a una prognosi sottoposta a margine d'errore.non esistono a tutt'oggi criteri validi per accertare l'irreversibilita' del coma e dello Stato Vegetativo.

A conferma della tesi Salvatore pone come prova schiacciante la sua storia, leggibile nel sito www.salvatorecrisafulli.it poi decide di fare un ulteriore appello alle istituzioni contestando le sentenze che, in alcuni casi, consentirebbero di staccare le macchine. 'Il mio e' il pensiero semplice di chi ha sperimentato indicibili sofferenze fisiche e psicologiche, di chi e' arrivato a sfiorare il baratro oltre la vita ma era ancora vivo, di chi e' stato lungamente giudicato dalla scienza di mezza Europa un vegetale senza possibile ritorno tra gli uomini e invece sentiva irresistibile il desiderio di comunicare a tutti la propria voglia di vivere. Credetemi, la vita e' degna d'essere vissuta sempre, anche da paralizzato, anche da intubato, anche da febbricitante e piagato...'.

A tal proposito esistono diversi video, in particolare un video Coreano documentario eseguito in italia, tratta proprio i casi di Welby Crisafulli Englaro:

http://dailymotion.alice.it/video/x2b31w_exclusive-eutanasia-italy-welby-cri_events 

ed un altro della Polonia solo su Crisafulli

http://it.youtube.com/watch?v=toWO2Q8Fc9o

Invece Giuseppe Steccato è un malato terminale come Welby che comunica attraverso i polpastrelli della mano. Vive a Piacenza e riceve dalla Regione una misera somma di 23 euro al giorno per le cure! VERGOGNOSI il suo sconcerto lo grida ogni giorno e non grida la voglia di morire, ma grida LA VOGLIA DI VIVERE.. Ebbene si.. Egli vorrebbe tanto essere messo nelle condizioni di poter vivere, fino ad oggi negate.

Di tutto questo la televisione e le principali testate italiane non nè parla. Continua a parlare di eutanasia e continuando a incentrare la sua cronaca su quei pazienti che la chiedono. Invece ignora totalmente casi in cui i pazienti chiedono il diritto alla vita!!!
Credo che si stia dimenticando che la normalità è il diritto a vivere. Questi pazienti non chiedono altro che vivere e di essere messi nelle condizioni di poterlo fare. La politica in generale, i ministri tutte le istituzioni, anziche di concentrarsi al dibattito dell'eutanasia, si facciano carico di aiutare veramente ma con fatti chi vuole vivere il diritto alla vita deve essere sostenuto da tutte le istituzioni. Vergogna.....