Arriva da una ricerca italiana il primo identikit delle faglie presenti nella porzione di Appennino ”sepolta” sotto la Pianura Padana. E’ pubblicata sull’Italian Journal of Geoscience e si deve alla collaborazione fra Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), universita’ di Pavia e dipartimento della Protezione civile. ”E’ l’analisi della struttura dei fronti sepolti sotto la Pianura Padana”, ha spiegato il coordinatore della ricerca, Gianluca Valensise, dell’Ingv. ”La catena appenninica e’ piu’ ampia di come ci appare” e ”il motivo per cui ne vediamo solo una porzione e’ che e’ stato in parte sollevato su un ordine di grande scala, ossia, 100-150 chilometri, e forma la catena montuosa che conosciamo, mentre una porzione non si e’ mai sollevata e giace ancora al di sotto del livello del mare”. In pratica, se si scavasse sotto la Pianura Padana eliminando mille metri di sedimenti, comparirebbero le strutture dell’Appennino sepolte e vedremmo la dorsale ferrarese, ossia la struttura che ha generato il terremoto di ieri notte. Questa, ha detto ancora Valensise, e’ costituita dalle ”strutture piu’ avanzate dell’Appenino, che nelle ultime centinaia di migliaia di anni hanno continuato ad avanzate verso Nord-Est”, ha detto l’esperto. Questo movimento genera un meccanismo per cui la parte anteriore della catena montuosa crea strutture compressive, mentre alle spalle si crea distensione. Il movimento distensivo (che avviene sulla cima della catena) e’ quello che, ad esempio, ha dato origine al terremoto di Colfiorito del 1997. I ricercatori hanno scoperto che all’altezza di Ferrara esistono almeno tre sistemi, posti l’uno davanti all’altro a distanza di 10-15 chilometri l’uno dall’altro: il piu’ arretrato e piu’ antico e’ ai piedi dell’Appennino, nella zona di Bologna, il piu’ avanzato e recente e’ sul versante Nord-Est della dorsale ferrarese, associato il terremoto del 20 maggio. Strutture come queste, nel loro movimento continuo e costante, possono generare terremoti cosi’ come influenzare, modellandolo, il corso dei grandi fiumi della Pianura Padana, primo fra tutti il Po.
Creato da micramary il 21/03/2009
varie musiche
|
Area personale
Tag
Cerca in questo Blog
Menu
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Dopo la scossa di questa sera, 3 giugno, ho letto su internet degli articoli che riguardano l'uso del "fracking". Praticamente si iniettano dei liquidi in pressione nel sottosuolo per frantumare la roccia e liberare gas naturale. Ciò può provocare conseguenze inattese.
avevo sentito tempo fa di proteste negli stati uniti per questo motivo. Il fracking ha degli effetti molto dannosi sull'ambiente, oltre alla possibilità di favorire terremoti... Sarà vero????, ormai non si sa più a chi credere.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
UN CARO AMICO, ANTONIO, è PURTROPPO DECEDUTO E HA LASCIATO UN GRANDE VUOTO IN QUESTO MONDO DI MESSAGGERIA.... QUANDO HO INIZIATO QUESTO SITO HO TROVATO TANTI AMICI E ANTONIO è STATA UNA PERSONA VERAMENTE SPECIALE CON CUI HO SCAMBIATO INNUMEREVOLI MESSAGGI. ERA UNA PERSONA VERAMENTE SPECIALE E BASTA VEDERE IL SUO BLOG PER APPREZZARLO. MI MANCHERA' MOLTO.
CIAO ANTONIO.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Inviato da: RicamiAmo
il 16/09/2015 alle 10:32
Inviato da: RicamiAmo
il 12/05/2015 alle 14:18
Inviato da: RicamiAmo
il 15/03/2015 alle 17:00
Inviato da: RicamiAmo
il 13/11/2014 alle 12:16
Inviato da: RicamiAmo
il 07/11/2014 alle 12:38