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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi
Bugatti (disambigua).Bugatti Automobiles S.A.S.
Nazione
FranciaTipologiaSociété par actions simplifiéeFondazione
1909 a
MolsheimSede principale
MolsheimGruppo
VolkswagenPersone chiave
Franz-Josef Paefgen(presidente)
SettoreautomobilisticoProdottiautomobiliSito webwww.bugatti.com La Bugatti è una
casa automobilistica francese nota specialmente per le sue
vetture sportive ed estreme, ma anche per le sue lussuose e particolari vetture d'anteguerra.Indice [
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1 Storia2 La Bugatti Automobili SpA3 La Bugatti Automobiles SAS4 Modelli5 Note6 Voci correlate7 Altri progetti8 Collegamenti esterniStoria [
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Targa commemorativa davanti a Palazzo GulinelliI primi esemplari di Bugatti sono considerati i due modelli progettati e costruiti da
Ettore Bugatti tra il 1900 e il 1901, con l'aiuto finanziario del padre Carlo e della famiglia Gulinelli di Ferrara. Conosciuti come Bugatti-Gulinelli Type2, ne furono prodotti probabilmente solo due esemplari e uno di questi vinse il GP di Milano del 1901, permettendo a Ettore di essere notato dall'alsaziano de Dietrich
[1]La casa attuale invece nacque nel
1909, quando l'
italiano Ettore Bugatti la fondò a
Molsheim, in
Alsazia (a quei tempi territorio tedesco, ma per convenzione la casa automobilistica viene da sempre classificata tra quelle francesi essendo l'Alsazia ritornata alla Francia dopo il
trattato di Versailles), dopo aver lavorato per la
Mathis e per la
Deutz AG. La Bugatti si fece notare immediatamente per la bellezza delle vetture, leggere e sportive che ebbero pure buoni risultati in alcune
competizioni, nonostante ciò, per i primi trent'anni, si continuò ad utilizzare lo stesso schema per il telaio e si rifiutarono alcune innovazioni, tra cui la
sovralimentazione, i
motori a sei cilindri e gli alberi a camme in testa.Il primo modello fu la
Tipo 13 Brescia che venne prodotta dal
1910 al
1926 seppur con diverse cilindrate; seguirono la
Bugatti Tipo 35 dal
1922 al
1935 e la
Tipo 37. Nel
1923 la casa partecipò al
Gran Premio di Francia a
Tours con la
Bugatti Tipo 32 "Tank" ma le vetture presentarono gravi inconvenienti di tenuta stradale. Per la
500 miglia di Indianapolis, invece, si decise di schierare una Tipo 35 rimaneggiata dal progettista di aerei da caccia Becherau, ma anch'essa manifestò alcuni problemi legati alla
lubrificazione. Fu dal
1925 in poi che la Bugatti iniziò a vincere regolarmente, in particolare nella
Targa Florio, che dominò per quattro anni consecutivi.Nel 1926 la Bugatti vinse il Campionato del Mondo dei Grand Prix (titolo all'epoca riservato solo alle Case Costruttrici), affermandosi nei Gran Premi di Francia,
Europa e Italia.Dopo la morte del figlio di Ettore, Jean, la casa perse lo splendore che l'aveva resa celebre nell'ambito delle corse.Uno dei modelli più famosi prodotti dalla Bugatti fu la
Bugatti Tipo 41 Royale (
1927), progettata per essere venduta a regnanti e capi di stato. Fu l'auto più costosa del suo periodo ma non incontrò il successo sperato.Nel frattempo la casa aveva perso smalto, infatti nelle competizioni era sfavorita dalla meccanica troppo classica e obsoleta delle sue vetture e solo l'introduzione di doppi
alberi a camme in testa e il riutilizzo dei propulsori della Royale nel campo
ferroviario le evitarono il tracollo.Tuttavia all'inizio della
seconda guerra mondiale la produzione venne arrestata e la Bugatti malgrado i tentativi di ripresa dopo il conflitto cessò di esistere negli
anni cinquanta.Nel
1963 la Bugatti è venduta alla
Hispano-Suiza che la rinominerà
Messier-Bugatti; questa azienda (oggi società del
Groupe Safran) è ancora attivia e produce componenti per l'aeronautica negli stabilimenti di
Molsheim.