Un nuovo racconto

Un ultimo saluto


FLUSSOCircondati dall'oceano che la marea ingrossa,ecco che sotto i nostri piedi il suolo s'è ristretto:l'acqua sale, instancabile, e la notte addensail crescente timore dell'animo sconvolto.Ecco che la tempesta al vento della sera porta con sè,cadaveri ormai in limo ritornati,con i lamenti dei santi e le grida dei dannati,e il giovane e il vecchio,e il vivo e la morta.I nostri fugaci destini, e le nostre albe appassite,tante lacrime,sangue,sudore,tanti giornial lavoro consacrati,le nostre gioie e i nostri amoriprecipiteranno negli abissi degli anni?Sui greti del Tempo dei nostri passi le vestigiaverranno cancellate dal flutto divorante?Nel nulla vedremo annegare dell'impostorei titoli, gli orgogli, gli ori e i prestigi?Stranieri condannati al viaggio, all'erranza,al naufragio annunciato, dice la Voce,ripartite.....Poi scenderà sui relitti fluttuanti,placido, vincitore e regale, il Silenzio......(Monod)Sapevamo che prima o poi sarebbe arrivata la telefonata ma non si è mai pronti....Per quanto fosse pungente il dolore si vedeva nei tuoi occhi che volevi sopravvivere ad ogni costo, e reprimevi per quanto potevi quel mostro che ti ha distrutto dall'interno. Ho sempre provato un grande affetto per te fin da quando ero bambina ed è attraverso questi ricordi dell'infanzia che ti terrò nel cuore. Non credo in un paradiso,perchè illuderci? Ma credo in ciò che sei stato e l'importante è ciò che hai saputo lasciare nei cuori di coloro che ti hanno conosciuto. Addio zio.Lyra