Mondi di celluloide

TROPIC THUNDER


-Titolo: Tropic Thunder-Anno: Usa 2008-Genere: Azione, Commedia -Durata: 105  minuti-Rating: * *-Migliore frase: "Non leggo il copione, il copione legge me!"          -Sito internet: Italia: www.tropicthunderilfilm.it.com Usa: http://www.tropicthunder.comUn reduce del vietnam (Nick Nolte) è autore di un best seller dal quale un gruppo di attori (Ben Stiller, Robert Downey Jr., Jack Black),sta cercando di tirar fuori un film. Hanno a disposizione un budget cospicuo ma ottengono scarsissimi risultati. Così minacciati dal produttore goffo e scurrile  (un irriconoscibile Tom Cruise, ingrassato e calvo) decidono di sottoporsi ad un corso di addestramento militare in mezzo alla giungla ma si perdono lungo la strada e incontrano una banda armata di narcotrafficanti che complicherà non di poco l'andamento delle riprese.Nel cast, anche Mattew McConaughey, nella parte dell'agente cinematografico. Il proposito di Ben Stiller nel girare questo film voleva essere divertire facendo il verso ai film di guerra, ma il tentativo di far ridere non riesce più di tanto. I motivi si possono ricercercare forse nel fatto che la parodia è ormai una tecnica abusata,  a cui il cinema americano attinge ormai troppo di frequente (vedi, tra gli ultimi Disaster Movie) .La comicità nei film Usa oggi come oggi conosce solo due modalità: commedia demenziale e parodia. Se non è uno è l'altro. Tertium non datur. In compenso però Stiller ha altri assi nella manica. In primo luogo si rifà con un cast stellare (tra cui il grande Robert Downey, che dopo Iron Man cerca di risalire la china dopo la disintossicazone) e poi la location. Il film è ambientato in una foresta, una selva dalla vegetazione aspra e lussureggiante. Bella, senza dubbio. Se non fosse che sul video si vede sempre lo stesso paesaggio per quasi tutti i 105 minuti. Palme, piante e cespugli verdi la fanno da padrone nella gran parte delle sequenze, creando una monotonia cromatica che dopo un po' farebbe calare l'attenzione dello spettatore se non fosse per gli effetti speciali. Tra elicotteri che volteggiano e rocambolesche esplosioni gli effetti meritano il plauso a tal punto che il film è giustamente classificato tra le pellicole d'azione, più che alla voce commedie comiche. Due stelline infine per le tante citazioni della storia del cinema da "La grande fuga" a "Rain Man" a "Forrest Gump". L'unico difetto è che le citazioni sono troppo autoreferenziali: i film presi d'esempio sono tutte produzioni rigorosamente americane e mai europee o asiatiche. Hollywood se la canta e se la suona da sé. Stiller è un buon attore, come regista tutto sommato non se la cava maluccio, ma può ancora crescere, che so io, magari sperimentando generi nuovi per lui.