Mondi di celluloide

LA DUCHESSA


-Titolo: La duchessa (The duchess)-Anno: Gran Bretagna 2008-Genere: Biopic-Durata: 110  minuti-Rating: * *-Migliore frase: /-Sito internet:http://www.theduchessmovie.com/La vita di Georgiana Spencer, duchessa britannica settecentesca molto amata dal popolo nonchè prozia di Lady D raccontata in un biopic un po' noioso da Saul Dibb. La pellicola è tratta dall'omonima biografia scritta da Amanda Foreman. Il ruolo della protagonista, sposa a 17 anni del duca del Devonshire che la renderà madre di quattro figli e moglie infelice, è affidato a Keira Knightley, il cui destino sembra essere ormai quello di girare sempre film in costume (vedi Orgoglio e Pregiudizio e Espiazione). Tuttavia ne "La duchessa" l'atmosfera è tuttaltra rispetto al capolavoro di Jane Austen. Qui si racconta l'altra faccia della medaglia. Laddove Elisabeth Bennet era una fanciulla schietta e sincera alle prese con un matrimonio romantico, per Georgiana le ragioni del cuore soccombono di fronte alle imposizioni sociali. Vittima dei continui tradimenti del marito, anche con la sua migliore 
amica disposta a fornire i suoi favori al duca in cambio di un'amicizia influente, Gi (com'è chiamata nel film) è costretta a sopportare mille angherie. Schiava degli obblighi matrimoniali, la duchessa subisce continue umiliazioni imposte dal marito gretto e prepotente. Alla fine arriva a tollerare persino un menàge a trois con Bess ormai insediatasi nella residenza ducale come amante del nobiluomo e respinge il suo unico amore, un politico dello stesso schieramento del marito, per anteporre "la comune decenza dinanzi alla personale gratificazione" come leinsegna la madre. Al di là delle interpretazioni degli attori, tutte civilmente accettabili (grande Ralph Fiennes), e degli strepitosi costumi settecenteschi indossati dalla Knightey per il resto la sceneggiatura è piuttosto prevedibile e priva di colpi di scena. La pellicola resta tuttavia un'opera interessante, utile a comprendere la condizione della donna nella società fortemente maschilista dell'epoca, in cui la giovane duchessa combatte la propria personale lotta contro i pregiudizi e i privilegi maschili come un Don Chisciotte contro i mulini a vento, fallendo miseramente. Sotto i riflettori ci sono i retroscena e i malcostumi della nobiltà inglese del Settecento. Storie di ipocrisia, salotti buoni, pettegolezzi e corna, figli illegittimi e promiscuità indecenti. Una storia che presenta molte similitudini con una vicenda altrettanto triste e molto più recente con protagonisti Diana, Carlo, Camilla, la bulimia e il Protocollo, nella stessa Inghilterra ma a "soli" 200 anni di distanza. Un'idea carina per una serata dvd.