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Post N° 40


L’ideologia della pagnotta di Luca MaciCredo di non scandalizzare nessuno affermando che la politica è malata e che tale malattia è dovuta alla mancata onestà intellettuale ed integrità morale di molti nostri (ahimé!) rappresentanti, che per ingordigia ed avidità, facilmente si prestano agli sporchi giochi i cui arbitri indiscussi non sono affatto, ovviamente, i cittadini inermi, ma i soliti noti, meno noti o ignoti loschi individui, riconducibili spesso e volentieri, in questa nostra terra, e non solo, alle organizzazioni mafiose ed ai loro comitati d’affari.Da tempi remoti, le vicende politiche ci dimostrano l’esistenza di un’ideologia trasversale, purtroppo ampiamente diffusa, di certi “panificatori” della politica, veri e propri “ercolino sempreinpiedi”, sempre pronti ad impastare laddove trovano farina per il loro sacco, per sfamare illecitamente ed abbondantemente le loro famiglie, quelle degli “amici” e degli “amici degli amici”. Il tutto, ovviamente, in barba alle ideologie (quelle sane), al voto degli elettori, alle aspettative ed esigenze della gente.Non c’è ribaltone, sfiducia, scioglimento, ricorso e quant’altro che tenga; questi individui sanno ben sfruttare le loro intuizioni, il loro fiuto, la loro agilità, saltando di ramo in frasca, ora qui ora lì, mettendosi sempre al riparo un attimo prima che passi la tempesta e, puntualmente, sbucando nuovamente un attimo dopo il suo passaggio (“calati giuncu ca passa la china!”).Sono chiaramente allo stesso tempo strumentisti e strumenti, burattini e burattinai al servizio di pochi singoli, a spese della collettività. La loro coerenza? Diversamente da quanto potremmo pensare, impeccabile; già, perché non bisogna scordare mai che tutto è relativo. Non sono forse coerenti col giuramento fatto alla corrente del Magnamagna del Partito della Pagnotta?Il mio augurio, allora, a tutti i “panificatori” d’Italia? Che gli caschino i denti, ogni tanto, masticando!