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Post N° 57


Una piazza vuota assordante, a Locridi Luca MaciHo appena visto in tv la trasmissione "W l'Italia", su rai tre, ed ho visto, tra il racconto dei mille problemi che investono la Calabria, tra mala sanità, cattiva gestione delle risorse pubbliche, storie di famiglie segnate dal potere parastatale della n'drangheta, una piazza vuota che gridava aiuto. Troppo evidente, troppo assordante l'assenza della gente, del pubblico, dei calabresi in strada a manifestare, con la sola presenza, la vicinanza agli intervenuti e la condivisione delle riflessioni emerse, le proposte, le denunce.Rifletto sul nostro ruolo, sui fallimenti che spesso comporta; mi chiedo a cosa servono gli incontri, i convegni, le partecipazioni in tv se poi in momenti come questo continua a venir fuori la sfiducia, per molti versi legittima, della gente nello stato e nelle istituzioni. Dovremmo riflettere tutti; dovremmo stare di più tra la gente, nelle strade, nei luoghi di lavoro a far capire che ognuno di noi non può esimersi dal fare una scelta, fondamentale, di campo. Non basta metterci le facce, le nostre; occorre che tutti prendano coscienza dei problemi che il dominio, ancora forte qui, in Sicilia come in Calabria, delle organizzazioni mafiose, è, per il nostro bene, per il bene delle nostre terre, delle nostre famiglie, un potere da contrastare, tutti, insieme, con il nostro lavoro quotidiano, nel rispetto delle regole e delle persone, e con un impegno comune straordinario che bisogna certo di qualche sacrificio. Occorre alzare il culo dalla sella, tutti, se si vuole veramente, definitivamente, riprenderci la nostra libertà, la nostra vita, la nostra terra. E riempire le piazze, perché no, quando questo è il simbolo di  normalità, di libertà, di partecipazione, di coraggio diffuso, di determinazione. Stasera a poco sono servite le parole delle persone perché la piazza urlava, chiedeva aiuto ed impegno!