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Caldo d'aprile


Sabato 9 aprile.Ripeto, 9 aprile... guardo il calendario e me lo ripeto di nuovo... ma non riesco comunque a collegarlo con i 31°C che leggo sul termometro dell'auto mentre percorro i cavalcavia che portano a Buco del Signore...Sono le 13:45 e siamo già in sella e... "svestiti" al punto giusto: io, Marco, Alle, Goz, Paolo... e arriva pure il fedelissimo KTM, mitico!Già lungo la Bellarosa ci accorgiamo che quella apparentemente piacevole brezza non è che un opprimente soffio di phon con temperatura imbarazzante per questo periodo... ma sarà la prima salita, verso il Cavazzone, a rivelare la vera difficoltà di questa uscita: il caldo.Il recupero è più faticoso e il motore è particolarmente "su di giri": in salita difficilmente scendo sotto ai 180 bpm... mi chiedo: ce la farò a resistere?L'acqua cala come se ci fosse un buco sul fondo della borraccia e il sudore scorre sulla fronte e sugli occhi...A Ca' Bertacchi qualcuno, sopraffatto da questa ulteriore sofferenza, tentenna e medita un clamoroso ritiro... ma vince la compagnia e l'incoraggiamento reciproco: si va avanti!Decidiamo di proseguire fino a Regnano, quindi deviare verso Viano (dove KTM ci saluta proseguendo in solitaria) e salire a Baiso per un buon ristoro idrico... e psicologico... ;-)all'inizio dell'interminabile salita verso Baiso incrociamo diversi amici stradisti; in particolare ci raggiunge un folto gruppetto della Velosport di Fabbrico trainato dal mitico Cazzuola. La tentazione è forte e, nonostante il caldo, passiamo all'attacco cercando di mantenere l'andatura delle scorrevoli bdc. Percorro tutta la salita a 18-19 km/h (per me tutt'altro che banale...), ma a 1 km dal bar, dopo un paio di "sgasate" oltre 190 bpm, decido di rallentare per non fondere il motore...Al bar, tra un paio di risate, una bella coca e un caffettino riprendiamo fiato e, non contenti, decidiamo di rientrare a Regnano passando per San Pietro e la sua maledetta salita...Chissà quali sono le origini di questo toponimo... Probabilmente deriva dall'esperienza mistica di qualche ciclista al quale è apparso il santo su uno di quei tornanti al 19%! In quel momento ci avrei pure creduto...Il tratto in lieve pendenza che segue le prime ardite rampe è una vera e propria tortura a base di illusori scollinamenti che nascondono ulteriori salite... roba da miraggio nel deserto!Arriviamo alla fontana (loc. Acquamarcia): sosta per attendere il resto del gruppo, rabbocco serbatoi... e via verso Regnano, Ca' Bertacchi, Cavazzone, Albinea e, perchè no, un'ultima sgambatina su a Montericco... giusto per arrotondare il dislivello totale della giornata...Alla fine niente "lungo"... almeno per quanto riguarda il kilometraggio, ma niente di meno dal punto di vista della fatica!Qui la traccia gps...