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100 km panoramici...


Altro week-end pusterese… con "licenza" lunga sui pedali, grazie ad una gita a Lienz del resto della comitiva.Dopo una settimana di lavoro praticamente non-stop, a parte una ventina di km pedalati in compagnia di Goz e Gallo martedì sera, sebbene ne avessi una gran voglia, non mi aspettavo di poter avere questo privilegio… La proposta di trovarmi qualcosa da fare tra le 10 e le 18 mi ha colto quasi alla sprovvista!Questa volta quindi… niente scuse! Il meteo promette solo bene… è giunto il momento di provare un "lungo"!Non ci vuole tanto a pensare al percorso: sebbene il disgelo stia ripulendo le montagne, oltre i 2.000 si vede ancora neve; e poi ho già pronto un bel giro… lasciato incompiuto un paio di settimane fa causa meteo: il "giro del Cristallo", ovvero il periplo del massiccio omonimo, in senso orario.Parto da Monguelfo alle 10 suonate da qualche minuto e mi porto, attraverso la solita ciclabile che solca l'Alta Pusteria, verso Dobbiaco; qui imbocco la Val di Landro in direzione sud e, piacevole sorpresa, noto che il percorso della DSB 2011 è già segnalato.
Pedalo tranquillo sulla pista ghiaiata, costeggiando prima il Lago di Dobbiaco, poi l'incantevole Valle della Rienza (con il doveroso inchino al cospetto dell'altare delle Tre Cime), quindi il Lago di Landro: i soggetti sono sempre gli stessi, lo so, ma relegarli nelle "solite cose già viste" è peccato mortale!Oltre il Lago di Landro, prima del cartello di Carbonin, imbocco la strada provinciale che, uscendo dall'Alto Adige, entra in Veneto attraverso la Val Popena: sono 8 km di rampe asfaltate perfettamente, con pochi tornanti e pendenze variabili tra l'8% e il 12%… Quei 300 metri di dislivello da salire per arrivare a Misurina sono sempre piuttosto indigesti… sempre.A quota 1.700 l'ingresso nella Val Popena Alta è sempre un trionfo di cime e, in questo periodo, bianco di neve. Il cielo è limpido e le pareti rocciose sembrano a portata di mano… Spettacolare il gruppo dei Cadini di Misurina, si vede bene pure il Rif. Fonda Savio, in qualche libro citato come il "nido d'aquila"… azzeccatissimo!
Mi sposto di poche centinaia di metri e mi ritrovo sul Lago di Misurina, completamente sghiacciato; caffettino, foto di rito… e si riparte.
inizia il tratto rimasto incompiuto due settimane fa: scendo verso Auronzo, fino al bivio (1600 m circa), quindi virata verso ovest in direzione Cortina, attraverso il Passo Tre Croci (1.809 m). Qui "muore" l'Erge 705 (batteria scarica…): per il resto del giro sarò praticamente "solo", senza riferimenti chilometrici ed altimetrici, per non parlare dei battiti cardiaci…La salita al Passo è piuttosto scorrevole e, a parte un paio di km con pendenza fino al 12%, me la cavo piuttosto bene. L'acqua comincia a scarseggiare… ma il Passo è completamente deserto…
Inizia la discesa verso Cortina, 6 km al 12%! Mentre scendo incrocio diversi "stradisti" affannati in piedi sui pedali: sulla cartina avevo notato questo "salitone"… ma non immaginavo fosse così duro. Ho scelto bene…La vista sulla meravigliosa Conca Ampezzana si apre sempre di più, mostrando massicci, guglie, torri di roccia…. uno spettacolo incredibile!
Breve sosta a Cortina…. ma il concessionario Cannondale dove spero di riuscire a rimettere in carica l'Edge è già chiuso, quindi riparto in direzione Dobbiaco, riprendendo la mitica ciclabile Dobbiaco-Cortina in senso inverso.La salita verso il Passo Cimabanche è un'infinito "falso-piano" con modeste pendenze (è il tracciato di una vecchia ferrovia) ma, per lo splendore del panorama, tutt'altro che noioso! A rendere ancora più affascinante la salita ci sono ben due gallerie (una completamente in roccia) e un ponte sospeso su un profondissimo "canyon"…Breve sosta poco prima del Passo Cimabanche, presso l'Ospitale, per riempire la borraccia: acqua freschissima e buonissima… fondamentale in questa calda giornata!Varco il confine regionale e rientro in Alto Adige, completando così il periplo del Cristallo. Sono abbastanza provato: i km, il caldo e la salita da Cortina praticamente senza acqua insidiano l'ipotesi della "variante Prato Piazza" spavaldamente ipotizzata nei programmi mattutini…Arrivo a Carbonin: la tabella del percorso DSB (quest'anno si salirà a Prato Piazza da qui…) accende la tentazione irrefrenabile di salire al Rif. Vallandro per completare questo fantastico giro con altri 600 m di salita e…. una bella fetta di strudel con relativa weiss!
Imbocco la salita insieme a una coppia di biker tedeschi in divisa DSB: non è assolutamente nelle mie intenzioni sfidarli… ma mi sembra di riuscire a tenere il loro ritmo, per cui li inseguo fino a quota 1.750 m… dove inizia, per me, un vero e proprio calvario… Si accende la "spia rossa" e non riesco a evitare ripetute soste per riprendere fiato e per cercare di domare una sete infinita. Mancano ancora circa 300 m di dislivello: le gambe vuote e il caldo mi fanno sembrare il rifugio sempre più un miraggio… ma non mollo e percorro alcuni tratti a piedi. Stringo i denti e finalmente scorgo la bandiera del rifugio Vallandro. Ormai non riesco più a stare sulla sella… ma con un ultimo sforzo, e con un provvidenziale "rampichino", riesco a raggiungere la spianata del Rifugio: è fatta!!!Indescrivibile il ristoro: una foto al posto delle parole…
Ultima foto sul Cristallo, oggi "circumnavigato" sui pedali...
...e poi giù per l'interminabile discesa (a parte un paio di insidiosi "dentelli" in Val di Braies… e la terribile rampa al 18% da percorrere per risalire a casa…).Mentre percorro la ciclabile verso Monguelfo mi supera il trenino colorato dell'Alta Pusteria delle 17:00: il resto della comitiva sta rientrando… tempismo perfetto!!!A casa, recuperando l'archivio delle mie tracce gps, riesco a ricomporre il giro completo: 105 km  e 2.115 m di dislivello circa... e 6 orette sui pedali!Adesso ho capito tutta quella fatica nella salita a Prato Piazza…!