Nonostante il meteo incerto e, soprattutto, un fastidioso e freddo vento, oggi ho presso i famosi due piccioni con una fava...Approfittando infatti di una fuga in Val Pusteria con il resto della famiglia (partenza ieri sera a mezzanotte e arrivo alle 3:00 circa...), oggi ho avuto l'occasione di collaudare la nuova numerouno nientepopodimeno che sul tracciato DSB, ora interamente tracciato (o quasi...).Partenza ore 11:30 circa dopo qualche ora di sonno al fresco e qualche faccenda di casa; il cielo è cosparso qua e là di nuvole che ispirano ben poca fiducia e l'aria è freschina (14-15° C). Il bollettino meteo della valle comunque non prevede piogge... e poi non è contemplata alcuna alternativa: si va, punto e basta!Parto alla volta di Villabassa, con i consueti 7 km di riscaldamento sulla ciclabile: l'intenzione è quella di provare il percorso corto della DSB, mai fatto nel verso di quest'anno. Arrivato a Villabassa fatico un po' a trovare le segnalazioni (già qui si potrebbe avere qualcosa da dire...), ma con un po' di intuito imbocco la strada che risale il versante nord della valle, quella che costeggia quella bella chiesetta sui prati, vista più volte in qualche video delle edizioni passate... A parte il km (scarso) che si percorrerà a tutta per uscire dal centro del paese, si inizia subito con una discreta salita asfaltata (pendenza 7-8 % nelle prime rampe, poi anche 9-10%): molto scorrevole, ma si sale per oltre 300 m senza un minimo di allentamento della pendenza. Alla fine del tratto asfaltato (circa a quota 1.500 m), più o meno sul confine che taglia il versante di Villabassa da quello di Monguelfo, si oltrepassa una sbarra e si imbocca una strada forestale sterrata che, salendo con pendenza più o meno costante, si inoltra nel bosco che sovrasta la valle. Tra ripetuti e scorrevoli su e giù, alternati a dentelli abbastanza "violenti", ci si sposta verso nord percorrendo la sommità del versante est della Val Casies, portandosi fino ai piedi del Monte Rota, che di fatto la separa dalla valle di san Silvestro. Al 17° km c'è il fatidico bivio: la possibilità di decidere qui quale percorso affrontare è quasi un'esclusiva di questa gara... ma dubito che chi come me partirà per il "corto" a questo punto della gara possa varcare l'imponderabile porta dei 115 km (e 3.500 m di dislivello)...
DSB: ricognizione percorso corto
Nonostante il meteo incerto e, soprattutto, un fastidioso e freddo vento, oggi ho presso i famosi due piccioni con una fava...Approfittando infatti di una fuga in Val Pusteria con il resto della famiglia (partenza ieri sera a mezzanotte e arrivo alle 3:00 circa...), oggi ho avuto l'occasione di collaudare la nuova numerouno nientepopodimeno che sul tracciato DSB, ora interamente tracciato (o quasi...).Partenza ore 11:30 circa dopo qualche ora di sonno al fresco e qualche faccenda di casa; il cielo è cosparso qua e là di nuvole che ispirano ben poca fiducia e l'aria è freschina (14-15° C). Il bollettino meteo della valle comunque non prevede piogge... e poi non è contemplata alcuna alternativa: si va, punto e basta!Parto alla volta di Villabassa, con i consueti 7 km di riscaldamento sulla ciclabile: l'intenzione è quella di provare il percorso corto della DSB, mai fatto nel verso di quest'anno. Arrivato a Villabassa fatico un po' a trovare le segnalazioni (già qui si potrebbe avere qualcosa da dire...), ma con un po' di intuito imbocco la strada che risale il versante nord della valle, quella che costeggia quella bella chiesetta sui prati, vista più volte in qualche video delle edizioni passate... A parte il km (scarso) che si percorrerà a tutta per uscire dal centro del paese, si inizia subito con una discreta salita asfaltata (pendenza 7-8 % nelle prime rampe, poi anche 9-10%): molto scorrevole, ma si sale per oltre 300 m senza un minimo di allentamento della pendenza. Alla fine del tratto asfaltato (circa a quota 1.500 m), più o meno sul confine che taglia il versante di Villabassa da quello di Monguelfo, si oltrepassa una sbarra e si imbocca una strada forestale sterrata che, salendo con pendenza più o meno costante, si inoltra nel bosco che sovrasta la valle. Tra ripetuti e scorrevoli su e giù, alternati a dentelli abbastanza "violenti", ci si sposta verso nord percorrendo la sommità del versante est della Val Casies, portandosi fino ai piedi del Monte Rota, che di fatto la separa dalla valle di san Silvestro. Al 17° km c'è il fatidico bivio: la possibilità di decidere qui quale percorso affrontare è quasi un'esclusiva di questa gara... ma dubito che chi come me partirà per il "corto" a questo punto della gara possa varcare l'imponderabile porta dei 115 km (e 3.500 m di dislivello)...