Week-end a Gabicce... per un non-affezionato alla spiaggia come me la bici è sempre un ottimo rimedio...Con l'intenzione di rodare ulteriormente la Scalpitante per il debutto di Sabato alla DSB (su quale percorso ancora non si sa...) e con il favore di una splendida mattina di sole non troppo calda, ho finalmente pedalato la tanto citata "Panoramica del Parco San Bartolo".Si tratta di una favolosa e scorrevolissima strada litoranea che da Gabicce Monte si spinge a sud fino a Pesaro: pendenze molto variabili, mai eccessive e viste-mare molto suggestive alternate a tratti coperti da fitte e fresche alberature. 25 km di goduria e (quasi) relax... dipende da come li si vuole percorrere ovviamente!Giunto a Pesaro il cartello di Urbino mi rapisce... per cui, improvvisando e seguendo il semplice orientamento, mi dirigo verso l'entroterra: strada molto trafficata e, per giunta, assai poco "panoramica", per cui appena fuori dalla zona industriale, scorgendo alla mia destra dolci colline, decido di virare verso Tavullia. Una ripida stradina dissestata mi porta nel bel mezzo delle colline, una sorta di deserto a dune variopinte solcato da una desolata ma piacevole strada asfaltata. Procedo senza sapere dove mi sto dirigendo di preciso... fin quando, appena oltrepassata la frazione di Tre Ponti, scorgo il castello di Gradara.
Strada panoramica Parco San Bartolo e Gradara
Week-end a Gabicce... per un non-affezionato alla spiaggia come me la bici è sempre un ottimo rimedio...Con l'intenzione di rodare ulteriormente la Scalpitante per il debutto di Sabato alla DSB (su quale percorso ancora non si sa...) e con il favore di una splendida mattina di sole non troppo calda, ho finalmente pedalato la tanto citata "Panoramica del Parco San Bartolo".Si tratta di una favolosa e scorrevolissima strada litoranea che da Gabicce Monte si spinge a sud fino a Pesaro: pendenze molto variabili, mai eccessive e viste-mare molto suggestive alternate a tratti coperti da fitte e fresche alberature. 25 km di goduria e (quasi) relax... dipende da come li si vuole percorrere ovviamente!Giunto a Pesaro il cartello di Urbino mi rapisce... per cui, improvvisando e seguendo il semplice orientamento, mi dirigo verso l'entroterra: strada molto trafficata e, per giunta, assai poco "panoramica", per cui appena fuori dalla zona industriale, scorgendo alla mia destra dolci colline, decido di virare verso Tavullia. Una ripida stradina dissestata mi porta nel bel mezzo delle colline, una sorta di deserto a dune variopinte solcato da una desolata ma piacevole strada asfaltata. Procedo senza sapere dove mi sto dirigendo di preciso... fin quando, appena oltrepassata la frazione di Tre Ponti, scorgo il castello di Gradara.