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DSB remember 2: il ritorno...


E' stata la volta del Monte Elmo.
Monte Elmo: a mezza costa il Rifugio Gallo Cedrone e, in cima, l'Osservatorio.Partenza ore 10:00 in compagnia di Andrea, vicino di casa e incallito "stradista" desideroso di cimentarsi sulle salite della Dolomiti Superbike (forse stanco di sentirle raccontare dal sottoscritto...).Ci dirigiamo verso San Candido percorrendo la scorrevolissima ciclabile: il meteo appare alquanto incerto... e minacciose nuvole si addensano sulle cime dolomitiche, proprio nella direzione verso la quale abbiamo puntato le nostre ruote!Arrivati a San Candido, dopo aver attraversato il caotico centro, imbocchiamo la strada sbagliata e, dopo un paio di km ci ritroviamo su una strada sterrata priva di segnalazioni: la direzione sembra giusta (abbiamo l'Elmo davanti a noi)... ma a un certo punto la forestale si interrompe. Nel frattempo le nuvole si sono ulteriormente addensate e la minaggia di pioggia ci fa quasi desistere. Rientriamo a San Candido, valutando un'eventuale variante al nostro progetto... Ritrovata la salita (quella giusta) per l'Elmo, nonostante sembri imminente la pioggia, basta un cenno per capire che nessuno dei due ha realmente voglia di rinunciare alla cima... quindi innestiamo il "rampichino" e imbocchiamo decisi la salita!Il sentiero in mezzo al bosco è sempre un piacevole su e giù alternato a ripide rampe lievemente smosse che spesso costringono a metter giù il piede...Incontriamo altri biker: un ragazzo di Genova (nativo del posto però...) e una simpatica coppia di trevigiani, con i quali, tra una chiacchiera e l'altra, saliamo fino alla Baita "Al Cacciatore". Inizia a spiovviginare... ed è quasi una manna quella fine pioggerellina mentre a fatica risalgo le ripide rampe al 20% che si incontrano negli ultimi 300 m di salita! Riesco a stare in sella (diversamente dalla gara) e, in men che non si dica, mi ritrovo a quota 1.900 m di fronte a quel mostruoso muro al 30%, impossibile da pedalare. Ormai è fatta: aspetto Andrea, quindi ripartiamo alla volta dei 2.050 m della stazione a monte della cabinovia.Ha smesso di piovere e il cielo comincia ad aprirsi! Convinco Andrea a pedalare gli ultimi 150 m di dislivello per raggiungere una meta degna di tanta fatica: il Rifugio Gallo Cedrone! Partiamo e con poca fatica raggiungiamo la magnigfica spianata del Rifugio. Cambio maglia, strudel caldo (con panna... semplicemente divino!) e weiss di rito, caffè... ed è già ora di ripartire. Decidiamo di scendere dal versante di Sesto (dove, con un pizzico di disappunto, Andrea si accorge che la salita - per buona parte asfaltata - sarebbe stata meno dura...). A Sesto ritroviamo la coppia di trevigiani: altra dose di piacevoli chiacchiere... quindi ripartiamo per il rientro definitivo. Lancio l'insana proposta di aggiungere al giro anche la salita al Rifugio Baranci... ma le nuvole, questa volta veramente minacciose, decidono per noi...Segue un tranquillo e rapido rientro attraverso la ciclabile della Val Pusteria, una breve sosta all'autolavaggio automatico di Monguelfo e una fugace sessione di officina al garage di casa... Totale 70 km e 1.400 m di dislivello.Qui la raccia gps...