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Caldo record!


Giornata estiva, con temperature da pianura padana (oltre 30°C)... ma non  farei cambio neanche per sbaglio!!!Partiti alle 9.30 da Monguelfo ci dirigiamo verso Villabassa; in programma ci sarebbe la salita al Cornetto di Confine... ma il compagno di viaggio tira un po' indietro e il caldo già dalle prime ore del mattino preannuncia un probabile calvario su quei 700 m di salita sotto la randa del sole. Decidiamo di portarci comunque fino alla Malga San Silvestro... poi decideremo.Percorriamo la ciclabile fino a Villabassa per scaldare (fa quasi effetto dirlo oggi...) un po' le gambe, quindi imbocchiamo la salita che si inerpica sul versante sud del Monte Costa e ci avviciniamo all'attacco della forestale che sale sul Monte Rota. L'aria è già molto calda e il passaggio dell'acqua dalle borracce alle maglie intrise di sudore è talmente breve da non farci gustare nemmeno un sorso...Saliamo fino ai 1.800 e passa m del Monte Rota attraverso una fiabesca strada, a tratti un po' smossa, che serpeggia nel verde bosco che ammanta questo piuttosto anonimo rilievo: a vederlo dal fondo valle non gli si dà molta importanza... ma pedalarlo è esperienza tutt'altro che agevole!In cima a Monte Rota imbocchiamo la discesa che ci riporta a Franadega, al mitico bivio tra il "corto" e il "lungo" della DSB: praticamente abbiamo fatto la prima salita del "corto" in senso contrario. Quindi viriamo verso est, verso la verdissima e ripida Valle di san Silvestro.Dopo qualche km e circa 400 m di dislivello positivo raggiungiamo la Malga San Silvestro, appena ristrutturata. Il tempo di cambiarci (siamo inzuppati di sudore), di riempire le borracce e ripartiamo alla volta di Versciaco, abbandonando definitivamente l'idea di salire al Cornetto: sarà per la prossima volta...La strada forestale che scende verso Versciaco è quasi tutta in ombra: una specie di tunnel verde, una sorgente di frescura preziosa in questa torrida giornata di agosto. Dopo aver pure sbagliato strada (con conseguente risalita per un centinaio di m...), imbocchiamo la strada asfaltata che scende a Versciaco e approfittiamo per una sosta "tecnica" da Kathy, mitico Gasthoff sulla strada: Strudel e Birra (con pompelmo) di rito.Si riparte: i quasi 1.400 m di dislivello e, soprattutto, il caldo ci hanno devastati. Ancora 25 km buoni prima della doccia (e divano), praticamente tutti controvento (caldissimo) e sulla interminabile ciclabile asfaltata.A parte questa calura infernale... gran bel giro, sicuramente da rifare!Qui la traccia gps...