la giustizia

I SONDAGGI? DA NON CREDERCI....


Ormai, per credere nei sondaggi ci vuole più fede che per credere in Dio e non si viene neanche premiati da promesse di vita eterna. Tutto dura quel che dura e ogni programma di informazione, rete o tg, ha il suo sondaggista di riferimento. Il nostro preferito però è Pagnoncelli, che appare a Ballarò spesso per consolarci e qualche volta anche per abbattere le nostre ultime speranze, ma sempre fornendo spiegazioni così puntuali da renderci comunque più informati. L'altra sera, per esempio, ci ha confermato nell'opinione che il nostro bel Paese è diviso elettoralmente in tre, ma civilmente in due. Due Italie inversamente proporzionali, che si guardano in cagnesco e alle quali il povero Enrico Letta dovrebbe riuscire a proporre scelte comuni.Dai sondaggi risulta infatti che gli elettori del Pd capiscono (come sostengono tutti gli economisti e perfino la Confindustria) che l'abolizione dell'Imu è piacevole, ma per l'economia e per le famiglie è molto meglio non aumentare l'Iva e soprattutto sostenere il lavoro. Soltanto gli elettori del Pdl preferiscono l'abolizione dell'Imu, perché glielo ha detto Berlusconi. Il quale Berlusconi lo ha promesso per vincere le elezioni, ma pensando di perderle e quindi di non essere costretto a mantenere la promessa fatta. La stessa cosa fece con l'Ici, a spese delle amministrazioni comunali; perché Berlusconi, di tasca sua, non ci rimette mai una lira e perfino le sue ragazze (un nome solo: Minetti) e i suoi dipendenti dismessi, quando ha potuto, li ha caricati sulle finanze pubbliche o sui bilanci della Rai.Così, in fondo, attraverso Ici, Imu, Alitalia e via massacrando i conti pubblici, ha fatto pagare ai contribuenti le sue campagne elettorali. E poi si permette di pronunciarsi contro il finanziamento pubblico della politica, come i grillini (che però fanno finta) e il Pd, che non riesce mai a resistere alla sua vocazione suicida