la giustizia

non conoscono vergogna....


I PAPERONI CRIC E CROCSi sa, i due stilisti non amano il contraddittorio, ma sarebbe stato più utile per capire la serrata
Stefano Gabbana e Domenico Dolce Sul Corriere e su Repubblica gli stilisti Stefano Dolce e Domenico Gabbana spiegano in una doppia paginata firmata da loro e dagli avvocati Dinoia, Taglioretti e Sibari i motivi tecnici della serrata di tre giorni per protesta nei confronti del Comune di Milano. Una boccata d'ossigeno per le casse dei due principali quotidiani italiani, ma a nostro giudizio un modus operandi piuttosto arrogante. Tutto è partito, ricordiamo, quando l'assessore al Commercio della giunta Pisapia Franco D'Alfonso, si era detto contrario alla assegnazione di nuovi spazi a coloro che non rispettano le regole ed evadono il fisco. Ora, senza entrare nel dettaglio delle questioni fiscali sollevate dai due stilisti e dai loro avvocati, non possiamo non notare la protervia con cui trattano la stampa (italiana) D&G. Certo, una certa insofferenza nei confronti dei giornalisti l'hanno sempre mostrata - ricordate le minacce di togliere la pubblicità al Sole dopo la stroncatura del loro ristorante milanese firmata da Camilla Baresani? - ma la totale assenza di contraddittorio non aiuta certo a fare un buon servizio al lettore. A capire il perchè di un gesto così estremo e le loro ragioni su tasse ed evasione. Insomma sarebbe stato più utile ai milanesi e molto meno costoso (non che sia un problema per loro), accettare di farsi intervistare...PERCHE' NON PAGANO LA MULTA DI 380 MILIONI DI EURO PER EVASIONE FISCALE?