la giustizia

PRIEBKE? ERA UN MIO AMICO.....


Priebke era un mio amico. Era un cittadino tedesco, cristiano cattolico, soldato fedele. E' stato l'unico caso di un ultrasettantenne innocente dietro le sbarre. E' uno scandalo come è stato trattato in Italia, è stato perseguitato mentre si accolgono modo dignitoso gli immigrati a Lampedusa. E' una vergogna". Sono le parole di Don Floriano Abrahamowicz, sacerdote lefebvriano, intervistato da Giuseppe Cruciani a "La Zanzara", su Radio24. Il religioso veneto difende strenuamente l'ufficiale nazista e si rende protagonista di un rovente alterco con David Parenzo, a suon di insulti e di ingiurie. "Mettete una palla da tennis in bocca a Parenzo per farlo tacere" - insorge Don Floriano al disappunto del giornalista - "E' lui il nazista, perché ha la camera a gas in testa. Dalla sua bocca esce pestifero gas ogni volta che la apre". E prosegue la sua filippica pro Priebke: "Lui era semplicemente un poliziotto che ha applicato la legge marziale internazionale. E' innocente, non è un criminale, è stato prosciolto due volte per la tragedia delle Fosse Ardeatine. Criminali sono quelli che hanno fatto saltare in aria i ragazzi di via Rasella, perché erano dei privati cittadini senza uniforme. E invece" - prosegue - "ai partigiani vengono date medaglie d'oro. Dite a loro di pentirsi. Priebke invece ha rispettato la legge". E aggiunge: "Negli stati cattolici di una volta dove c'era la tremenda pena di morte, ahi ahi ahi che oscurantismo, il condannato a morte aveva la sepoltura e i sacramenti. E questa pseudo-democrazia rifiuta a un innocente vegliardo anche la sepoltura. Io sabato prossimo dirò una messa per il riposo dell'anima di Priebke". Il sacerdote esprime la sua sulle camere a gas: "E' una vergogna che nel ventunesimo secolo non si sia fatto ancora un vero studio scientifico sulle camere a gas. Quattro anni fa ho detto che servivano almeno a disinfettare. Confermo tutto. L'olocausto? L'unico vero che c'è stato, nel senso pieno e biblico del termine, è la morte di nostro Signore Gesù Cristo. Quello ebraico" - continua - "non è stato un olocausto, ma un eccidio. Vieto a chiunque al mondo, ebreo o non ebreo, di rivendicare per sé quello che è unico per Gesù Cristo"