Artisti Emergenti

Una tribù che balla


Jovanotti, nome d'arte di Lorenzo Costantino Cherubini (Roma, 27 settembre 1966), è un cantautore, rapper e disc jockey italiano. Diventa famoso alla fine degli anni ottanta, lanciato da Claudio Cecchetto. Dalla commistione di rap dei primi successi, tuttavia, Jovanotti si discosta ben presto avvicinandosi gradualmente al modello della world music (sempre interpretata in chiave hip hop e funky).All'evoluzione musicale corrisponde un mutare dei testi dei suoi brani, che, nel corso degli anni, tendono a toccare temi sempre più filosofici, religiosi e politici, più tipici dello stile cantautorale italiano. Parallelamente aumenta anche il suo impegno sociale e politico. Pacifista attivo, ha frequentemente collaborato con utilità come Emergency, Amnesty International, Lega Anti Vivisezione (LAV), Nigrizia e Data, ha contribuito alle manifestazioni in favore della cancellazione del debito negli anni novanta, e più recentemente ai movimenti Niente scuse e Make Poverty History, partecipando al Live8.   E te lo dico in faccia ciò che penso di te quello che penso di chi pensa solamente per sé e pensa che col grano puoi comprare la gente cambiargli il pensiero ed annullare la mente la mia generazione forse è senza ideali magari senza palle con gli istinti animali cresciuti a sentire i discorsi dei padri barricati dietro muri in questo mondo di ladri e hanno come idoli denaro e padroni che valutano l'uomo in base a "quanti milioni" milioni di cazzate, miliardi di miliardi e noi saremo scemi ma non siamo bugiardi e te lo dico in faccia, non c'è problema perché sotto i miei piedi il pavimento trema e non è un terremoto, non è un'epidemia neanche una bufera neanche una carestiA è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA e cerca una ragione perché ci sia una terra e ci sia una nazione formata dai ragazzi e dalla gente di credo, di colore e di cultura differente perché è l'unica strada ed è l'unica certezza perché nei nostri cuori finisca l'amarezza è UNA TRIBU ' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA al ritmo di un tamburo che picchia nella mente a chi si sente sicuro rinchiuso in un castello fatto di pregiudizi confuso nel discernere la virtù dai vizi la musica è uno sparo, impedisce di parlare ti obbliga a pensare a quello che dovrai dire nel momento in cui sul piatto finirà questa canzone Sarai un uomo pronto per la rivoluzione senza nessuna bomba, ma con tanto rumore la musica finisce, ma rimane l'amore è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA e la pace sia con voi la carica ti scarica più forte che puoi è l'energia del sole per quanto ce ne resta che muove le tue gambe e accende la tua testa riempi la riserva e vai a manetta e quando il tuo sudore bagnerà la tua maglietta ricordati che tu sei unico al mondo e non esiste primo e non esiste secondo esiste una tribù, esistono i fratelli che più sono diversi e più sono fratelli ognuno ha la sua storia e le sue tradizioni ognuno il suo colore e le sue religioni ma il battito del cuore è lo stesso per tutti la musica, la musica fa muovere tutti ma il battito del cuore è per tutti lo stesso la musica, la musica e il resto nel cesso è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA è UNA TRIBU' CHE BALLA