C’è una terra, si trova circa nel centro dell’Italia, che mi è particolarmente cara (e non solo perché custodisce le mie radici e pasce il mio tabacco preferito): questa terra è “Il Toscana” (magari pronunciato all’americana: ToschEna). “La toscana” non rende l’idea, sembrerebbe una regione italiana; certamente non lo è.Nel Toscana si concentrano, convergono e convivono, praticamente tutti quei fattori che, presi singolarmente sarebbero destabilizzanti per qualunque altra società, porterebbero al fallimento qualunque tipo di economia, alla rivoluzione qualunque altro popolo. Ogni volta che con la macchina si varcano le rive del magra, in realtà si attraversa uno stargate spazio-temporale, un ponte verso un’altra dimensione. Il caso ha voluto che negli ultimi tre anni ivi io sia stato, più o meno, costretto nel compimento dell’estivo rito della VACANZA, ma quella della peggior specie: quella FAMILIARE!Inizio così, con questo post, a puzzleare in episodi il bisogno di liberarmi di coteste accumulate esperienze, impossibile sarebbe in un unico organico discorso, sviscerare le mille contraddizioni, i mille contrasti. Quale estatica, meravigliosa esperienza sto per descrivere! Prendete l’auto e, ovunque voi siate, recatev
Laggiù, nel Toscana.
C’è una terra, si trova circa nel centro dell’Italia, che mi è particolarmente cara (e non solo perché custodisce le mie radici e pasce il mio tabacco preferito): questa terra è “Il Toscana” (magari pronunciato all’americana: ToschEna). “La toscana” non rende l’idea, sembrerebbe una regione italiana; certamente non lo è.Nel Toscana si concentrano, convergono e convivono, praticamente tutti quei fattori che, presi singolarmente sarebbero destabilizzanti per qualunque altra società, porterebbero al fallimento qualunque tipo di economia, alla rivoluzione qualunque altro popolo. Ogni volta che con la macchina si varcano le rive del magra, in realtà si attraversa uno stargate spazio-temporale, un ponte verso un’altra dimensione. Il caso ha voluto che negli ultimi tre anni ivi io sia stato, più o meno, costretto nel compimento dell’estivo rito della VACANZA, ma quella della peggior specie: quella FAMILIARE!Inizio così, con questo post, a puzzleare in episodi il bisogno di liberarmi di coteste accumulate esperienze, impossibile sarebbe in un unico organico discorso, sviscerare le mille contraddizioni, i mille contrasti. Quale estatica, meravigliosa esperienza sto per descrivere! Prendete l’auto e, ovunque voi siate, recatev