The Mule

W le golose!


Questa mattina mi sento molto vicino (tre giorni di bagordi dilatano lo stomaco, eh?) alle signore che tristi hanno constastato, al rientro, i danni del ponte al loro girovita. In più, questa poesia, è stata composta dall'autore, seduto nella confetteria che io maggiormente amo.Io sono innamorato di tutte le signoreche mangiano le paste nelle confetterie.Signore e signorine –le dita senza guanto –ritornano bambine! Perché nïun le veda,volgon le spalle, in fretta,sollevan la veletta,divorano la preda. C’è quella che s’informapensosa della scelta;quella che toglie svelta,né cura tinta o forma. L’una, pur mentre inghiotte,già pensa al dopo, al poi;e domina i vassoicon le pupile ghiotte. Un’altra – il dolce crebbe –muove le disperatebianchissime al giulebbedita confetturate! Un’altra, con bell’arte,sugge la punta estrema:invano! ché la cremaesce dall’altra parte! L’una, senz’abbadarea giovine che adocchi,divora in pace. Gli occhialtra solleva, e pare sugga, in supremo annunzio,non crema e cioccolatte,ma superliquefatteparole del D’Annunzio. Fra quegli aromi acuti,strani, commisti troppodi cedro, di sciroppo,di creme, di velluti, di essenze parigine,di mammole, di chiome:oh! le signore comeritornano bambine! Perché non m’è concesso –o legge inopportuna! –il farmivi da presso,baciarvi ad una ad una,o belle bocche intatte,di giovani signore,baciarvi nel saporedi crema e cioccolatte?Io sono innamorato di tutte le signoreche mangiano le paste nelle confetterie.Guido Gozzano