The Mule

Il gran golosone


Ho tardato ad un appuntamento di lavoro. Vabbè, capita, direte, il traffico, gli impegni. A me non capita quasi mai, per fortuna. Eccolo, il solito stakanovista e giù di epiteti. Lo ammetto mi sono trovato in imbarazzo; ero in macchina tranquillo dietro ad una, stranamente, lunga coda ad una rotonda poco fuori una cittadina quì vicina. Dopo una decina di minuti di attesa, decido di uscire e controllare in lontananza cosa può essere accaduto, scorgo delle persone di colore, sembrano di etnia indiana o sud asiatica, abbigliate in sontuose livree rosse e blu con bottoni dorati; Qualcosa di simile ai valletti del Negresco di Nizza, per capirci. Urlano e corrono agitati emettendo sonori schiocchi con dei bastoni che, evidentemente, hanno una specie di frusta ad una estremità. Sempre più incuriosito cammino un centinaio di metri per eliminare il cassone del camion difronte dalla mia visuale ed ecco che mi appare il contrattempo, in tutta la sua spettacolarità: i lavoranti di un circo, per pubblicizzare lo spettacolo all'importante incrocio, non hanno trovato di meglio che portare con se un cucciolo di elefante da mostrare alle auto di passaggio. Il cucciolo in questione ha entusiasticamente apprezzato gli arredi floreali e non, orgogliosamente approntati dall'amministrazione comunale, sulla rotonda e dintorni, mangiando senza fare distinzioni arbusti e piante basse ed apprezzando odorosamente con abbondanti, quanto profumate, manifestazioni di compiacimento, tutt'intorno rendendo pericolosa, quanto fangosa, la circolazione. A debita distanza la polizia municipale impediva al traffico di avvicinarsi troppo al golosone (ed ai suoi apprezzamenti). Ecco la storia che mi sono trovato a dover raccontare a chi mi aspettava nervoso in ufficio, circa mezzora dopo.P.S.: mai più senza macchina fotografica in auto, nodo al dito!