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Un blog creato da Mule1968 il 17/10/2005

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Istruzioni per rendersi infelici

Post n°87 pubblicato il 14 Dicembre 2005 da Mule1968
 

Ho ritrovato un vecchio libro di quando ero ragazzo (ho cominciato a cercarlo quando ho scritto il post n° 55) non spenderò mai abbastanza tempo a predicare il concetto dell'abbaglio clamoroso che prendiamo nella ricerca della felicità, come scrive il buon vecchio Paul Watzlawick.
Come utilizzare l'intelligenza critica per non farsi abbagliare dalla rincorsa alla falsa felicità.

Il libro
È giunta l'ora di farla finita con la favola millenaria secondo cui felicità, beatitudine e serenità sono mete desiderabili della vita. Troppo a lungo ci è stato fatto credere, e noi ingenuamente abbiamo creduto, che la ricerca della felicità conduca infine alla felicità.

Basta con i dissennati consigli di guru e sessuologi, con i decaloghi fumosi di tecnocrati e maestri di vita, con le prediche sulla pace interiore e le paralizzanti esortazioni alla spontaneità.

Watzlawick mobilita tutti gli espedienti argomentativi, tutti i mezzi a sua disposizione, dall'intelligenza critica allo humour nero, mettendoci di fronte uno specchio ironico, tenendo viva una costante tensione tra il divertimento e il disagio di riconoscerci, ma non privandoci del piacere di interpretare il messaggio: come rendersi felicemente infelici?

Comunque io, oggi più che in passato, tendo a preferire la saggezza che si può ricavare dalla studio della grande letteratura.
Non a caso, in questo intelligente manualetto di Watzlawick, molti sono i riferimenti ai classici, antichi e moderni.
Il volume si distingue per fornire, ironicamente, delle dritte per raggiungere la più sicura e perfetta delle infelicità.
Watzlawick è un insigne psichiatra, studioso delle strategie di cambiamento oltre che esperto di comunicazione umana, della quale ci illustra, con amabilità divulgativa, spirito e spregiudicato garbo, i buchi neri, i paradossi, gli inciampi cognitivi capaci di rendere la nostra vita confortevolmente lastricata di infelicità.
Watzlawick non risparmia le critiche alla psicanalisi, che ritiene in sostanza colpevole di incamerare ricchi introiti, sfruttando pomposi concetti.

Commenti al Post:
niciciola
niciciola il 14/12/05 alle 15:15 via WEB
non ho letto il libro, ma mi incuriosisce e quanto prima lo farò...però ho intuito che è uno scritto basato sulla psicologia del contrario: presentare l'assurdo come vero, affinchè chi legge si trovi in disaccordo e faccia il contrario... quindi cercare comunque e dovunque di essere felici =)
 
 
Mule1968
Mule1968 il 14/12/05 alle 15:36 via WEB
Più o meno, pensa anche a "Di bene in peggio" o a la "scimmia nuda" di Desmond Morris, decontestualizzando i discorsi attorno alle abitudini umane le si denuda e, a volte, ridicolizza. C'è un fondamento culturale importante, più che psicologico, ho provato (mooolto rapidamente) a toccarlo nel mio n°55. Grazie per il commento e a presto!
 
   
Amore_immaginato
Amore_immaginato il 14/12/05 alle 15:38 via WEB
beccato!!! Di la verità... la prima risposta non ti rendeva abbastanza infelice!!! ;o))) Naaaa sono troppo impegnata a godermi la mia felicità, nonostante le carie e le crisi ipoglicemiche!!!
 
     
Mule1968
Mule1968 il 14/12/05 alle 15:40 via WEB
No, no, denotava troppo lampantemente che non avevo letto bene il commento... ehm ehm...
 
potterina_magica
potterina_magica il 14/12/05 alle 15:37 via WEB
Non so se la felicità necessiti essere raggiunta, fatto sta che credo che "essere felici" (e non possedere la Felicità come ente supremo) sia una questione che riguarda esclusivamente noi stessi e non ciò che ci circonda. Nessuna cosa che facciamo può renderci felici se noi non siamo predisposti ad esserlo, e nessuna cosa e/o condizione può darci la Felicità in assoluto. Essere felici, per me, è un modo di essere, non una conquista. E' come una qualità dell'anima o un talento, al pari del saper scrivere o disegnare. Saper essere felici. E se non fosse così, prego i signori musoni di spiegarmi come mai io riesca a sentirmi sempre 1 metro sopra il pavimento quando ho una vita difficile sia dal punto di vista umano che economico che sociale. La risposta "sei idiota" non è valida. Ciao Mulèèèè!!
 
 
Mule1968
Mule1968 il 14/12/05 alle 15:43 via WEB
Zimo, se non ci fosse, bisognerebbe inventarla! (Sei na panda, in poche parole...) In effetti l'oggetto del contendere non è l'essere felici, bensì il localizzare il raggiungimento della felicità come valore sommo, o peggio, dovuto.
 
   
potterina_magica
potterina_magica il 14/12/05 alle 15:49 via WEB
Una Panda? Spero almeno di non essere rossa e col fanalino rotto... 0_0' (feticcio italiano anni '80)
 
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