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Un blog creato da Mule1968 il 17/10/2005

The Mule

Magnifico Giganticus

 
 

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Aglioween

Post n°62 pubblicato il 25 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Segna l'inizio della stagione della Bagna Caoda.

 
 
 

Vincent Van Coc

Post n°61 pubblicato il 25 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Lentamente, il cervello cominciò a liquefarsigli...liquefarglisi... (ma come si scrive???)

 
 
 

Men come from Mars, women from Venus.

Post n°60 pubblicato il 24 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Non è farina del mio sacco, ma mi ha divertito; mi è capitato sotto mano proprio al termine del quarto d'ora massimo-lecito trascorso in lettura di quest'universo a foggia di stabilimento di dolciumi che è il Blog.

Sembra tutto bellissimo, sembra quasi l'inizio di una favola, il sole che tramonta, i colori forti all'orizzonte, il vento che ti soffia sulla pelle e quella piacevole brezza mista alla salsedine che ti sale su per il naso. Lei è lì di fianco a te che sta guardando lo stesso spettacolo della natura. Il primo abbraccio, la "ricerca" della mano, la stretta forte, il contatto emotivo, il primo bacio sulla fronte, sugli occhi e poi giù sempre scendendo a cercare la sua bocca, il cuore ti va a mille, gli ormoni pure. E così via a sentirsi n'altra volta bene, con qualcuno da voler bene, da dargli affetto, un'altra volta quella emozione forte del primo periodo, il cercarsi sempre, stare più insieme possibile, pranzi, cene, uscite fuori porta, quel contatto che mancava.

Il cercarsi sotto le lenzuola fresche appena cambiate del letto, il contatto e lo "struscio" dei piedi, delle gambe, la lingua che va su e giù per le spalle, il sudore del seno e quella "testolina" appoggiata sul tuo petto a cercare sicurezza, calore e affetto. Il vento che entra nelle fessure della finestra che da sul giardino, i gatti che rumoreggiano fuori la porta e il rumore lieve degli alberi, fino all'entrata delle prime luci dell'alba nella stanza, "simboleggia" lo stacco tra un giorno che finisce ed uno nuovo che inizia, gli occhi assonnati, gonfi per il poco dormire, le labbra umide, le pupille cerulee, e quelle mani sempre li come se fossero da sempre incollate.

Sembra tutto bellissimo, e per certi versi in realtà lo è.

Ma poi, poi succede qualcosa, quella cosa strana che aleggia nell'aria che un po’ te lo aspetti che ti sbatte subito la realtà in faccia, come se da qualche parte del tuo cervello avessi dimenticato quel suono, quelle parole... si è proprio lì che inizia la fine di un rapporto, fin li sembrava tutto stupendo, ma poi ti rendi conto che forse alla fine di tutto niente è diverso da ciò che è passato, come se la vita fosse una ruota, che gira e tu per quanto possa fare alla fine la routine in un modo o nell'altro ti mangia.

E lìsi che ti "girano", quello che non vorresti mai sentire, quel modo di esternare "la follia delle donne" (Elio e le storie tese), tu stai li con gli occhi al cielo a pensare grazie Dio, grazie ancora per avermi fatto provare queste emozioni, grazie di avermi dato la possibilità di vivere n'altra emozione forte come questa, grazie perché dietro tanta sofferenza vi è sempre tanta gioia, ed è proprio mentre stai pensando queste cose e ti senti bene, è lì che lei "sgrana" dolcemente i suoi occhi si passa una mano sul viso, sbadiglia, alza la testa quasi a verificare dove si trovi, si guarda intorno e mentre focalizza

tutte le cose stupende che sono successe durante questa fantastica notte, ti guarda mentre tu sei assorto ancora nei tuoi stupendi pensieri, lei ti fissa inconscia, ti guarda e ti riguarda mentre tu stai ancora a fissare il cielo della tua stanza, la sua espressione del viso cambia d'improvviso e dalla sua bocca escono quelle parole bastarde, quelle che avresti fatto a meno di sentire..... mentre ti guarda, lei si avvicina dolcemente al tuo orecchio, un bacio dolce sulla guancia, uno di quelli che durano solo dieci secondi ma che

bastano a farti "sfarfallare" il tuo cuore, ed ancora lì, mentre ti bacia sulla guancia, risale pian piano con il suo visino che "sfiora" la basetta, un "morsetto" ed un bacio al lobo dell'orecchio, quel lento e piccolo scostarsi, ritorna ancora con la sua lingua nel tuo orecchio, un bacio, ancora un'altro apre la bocca e finisce la magia....

"amò, a cosa stai pensando?".

 
 
 

Coppie di celluloide: anni '00

Post n°59 pubblicato il 23 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

"Ti ho dato tutto quello che avevo..." "Grazie"

 
 
 

Winter

Post n°58 pubblicato il 23 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

September rain, October fog November snow, December??

Foto: stamani

 
 
 

Oliver Twist

Post n°57 pubblicato il 21 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Ohhh, non sò quanti mesi sono passati dall'ultima volta che sono uscito da un cinema senza essere incazzato...

Un film che ti dà esattamente quello che ti aspetti e per cui hai pagato il biglietto.

 
 
 

Wedding

Post n°56 pubblicato il 19 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Il matrimonio è quell'istituzione che permette a due persone di affrontare insieme difficoltà che non avrebbero mai avuto se non si fossero sposate.

 
 
 

Happy Quest

Post n°55 pubblicato il 17 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Leggevo distrattamente una intervista di compleanno, piuttosto celebrativa, a Woody Allen. Invece del solito effetto di risciacquo tipo lettura shampistica, una frase mi si è piantata in mezzo agli occhi, riportando a galla riflessioni da tempo dimenticate: “Non credo di essere mai stato felice per più di otto ore consecutive…”

Pure il buon vecchio Woody, certo non l’ultimo arrivato, di cultura più che onnivora e dotato di sufficiente intelligenza, scivola su quello che oggi si potrebbe definire uno dei più importanti misunderstanding della nostra cultura occidentale.

La felicità non semplicemente intesa come uno degli stati d’animo possibili, ma eretta a fine ultimo, a stella polare, a premio, realizzazione di tutti i meccanismi che regolano le nostre esistenze. Se ho operato bene otterrò la Felicità. Cosa ho fatto di male per non meritarmi un po’ di felicità. I soldi non danno la felicità, figuriamoci la miseria. Scopo, obiettivo, ma anche metro, sistema di misura, algoritmo e sistema operativo. Non riuscire ad essere felici quindi avere fallito, tristezza uguale ad impotenza, infelicità e miseria, felicità ed autorealizzazione, infelicità e frustrazione. La felicità è democratica, è promessa a tutti, spetta di diritto. Ho trascorso abbastanza tempo in compagnia di soggetti affetti da depressione da conoscere quale violenza possa esercitare l’uso improprio da parte del nostro cervello di questa semplice moneta. Eppure tutto nasce da una banalissima confusione. Quando la nostra cultura si rifonda, siamo nel medio evo, i testi sono letti e riprodotti in luoghi religiosi, le persone dotate di cultura sono cresciute in ambito conventuale. In epoca medioevale lo scrittore, come il lettore, hanno una vera passione per la fonte, vi sono legati visceralmente, oggi diremmo che mancano di senso critico (è un eufemismo, naturalmente), la biblioteca del convento ha rispetto religioso per le sacre scritture nella medesima misura con cui considera verità biblica gli scritti di Averroè o di Platone. La trasposizione del messaggio biblico e la cultura ellenistica, cosi poco affini in apparenza, si plasmano in una originale mescolanza. La disputa classica tra perseguimento della felicità o piuttosto della virtù, banalizziamo, vede fino all’anno 400 d.c. un risultato in sostanziale pareggio per numero di pensatori. Ma ecco che la reinterpretazione in chiave ellenistica della Bibbia, argomento nientemeno che "Il senso della vita", fa sorgere una generazione di pensatori che vedendo come caduci i premi materiali della vita terrena, troppo dolorosa e trista, proiettano nell’aldilà, la possibile ambizione alla felicità (paradiso=felicità), costui è il Cassiano (m. 453 dc), per non parlare del quasi contemporaneo S.Agostino, certamente il più influente in tutto il medioevo, per il quale l’anima trova pace solo presso Dio. Più oltre all’identificazione Dio=felicità, non si può andare, la frittata è fatta. Dio, poteva essere un sacco di cose, ma no, si tratta della  felicità promessa, proprio e solo quella. Perlomeno, un millennio e mezzo fa la prospettiva era tale da non dimenticare che, in ogni caso, all'uomo toccava lavorare con sudore ed alla donna partorire con dolore, se volevamo la felicità potevamo fare a meno di morsicare la mela e di cercare la felicità in questa valle di lacrime, non sarebbe venuto a nessuno il benché minimo sghiribizzo. Ma sfortunatamente il rinascimento e soprattutto la rivoluzione scientifica, senza un briciolo di fantasia, non solo non hanno avuto la lungimiranza di cambiare, o anche solo di deviare leggermente dall’obbiettivo, chiamando in causa che so l’onestà, la convivenza civile, l’onore (o quando l'hanno fatto sono stati davvero poco convincenti, ad esempio cito la Rivoluzione francese), ma peggio, con l'offuscamento della prospettiva teosofica del paradiso, hanno traslocato l’inseguimento all’ambita esigenza nell’improbabile mercato della vita terrena. Dopo appena un paio di migliaia di anni, a considerare la felicità per quello che è, uno stato d’animo, una carta del mazzo, rimane solo Nietzsche, e pochissimi altri. Non c’è bisogno di aggiungere che l’ultimo paio di secoli, oltre ad un po’ di ardore romantico, alla cultura occidentale hanno aggiunto davvero pochino, quando oggi per avvicinarci all'ambito premio basta di volta in volta procurarci l'ultimo cellulare asciugatutto o una stramobile fiammante.

Beati paperi spiritu? Non saprei….

 
 
 

Il gran golosone

Post n°54 pubblicato il 14 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Ho tardato ad un appuntamento di lavoro. Vabbè, capita, direte, il traffico, gli impegni. A me non capita quasi mai, per fortuna. Eccolo, il solito stakanovista e giù di epiteti. Lo ammetto mi sono trovato in imbarazzo; ero in macchina tranquillo dietro ad una, stranamente, lunga coda ad una rotonda poco fuori una cittadina quì vicina. Dopo una decina di minuti di attesa, decido di uscire e controllare in lontananza cosa può essere accaduto, scorgo delle persone di colore, sembrano di etnia indiana o sud asiatica, abbigliate in sontuose livree rosse e blu con bottoni dorati; Qualcosa di simile ai valletti del Negresco di Nizza, per capirci. Urlano e corrono agitati emettendo sonori schiocchi con dei bastoni che, evidentemente, hanno una specie di frusta ad una estremità. Sempre più incuriosito cammino un centinaio di metri per eliminare il cassone del camion difronte dalla mia visuale ed ecco che mi appare il contrattempo, in tutta la sua spettacolarità: i lavoranti di un circo, per pubblicizzare lo spettacolo all'importante incrocio, non hanno trovato di meglio che portare con se un cucciolo di elefante da mostrare alle auto di passaggio. Il cucciolo in questione ha entusiasticamente apprezzato gli arredi floreali e non, orgogliosamente approntati dall'amministrazione comunale, sulla rotonda e dintorni, mangiando senza fare distinzioni arbusti e piante basse ed apprezzando odorosamente con abbondanti, quanto profumate, manifestazioni di compiacimento, tutt'intorno rendendo pericolosa, quanto fangosa, la circolazione. A debita distanza la polizia municipale impediva al traffico di avvicinarsi troppo al golosone (ed ai suoi apprezzamenti). Ecco la storia che mi sono trovato a dover raccontare a chi mi aspettava nervoso in ufficio, circa mezzora dopo.

P.S.: mai più senza macchina fotografica in auto, nodo al dito!

 
 
 

Primo minuto libero da oltre due mesi...

Post n°53 pubblicato il 12 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Grazie, grazie davvero, Elio e Guido Rinaldo, per avere, oramai nel lontano 1987, lasciato la manifattura Mastro de Paia. Oggi, 12 Novembre, alle ore 17.00 circa ho cominciato un week end (espressione comune che indica un momento di tempo libero a cavallo di due settimane lavorative, almeno credo sia qualcosa del genere). Non succedeva da agosto. Senza di voi e la Vostra meravigliosa boccetta, non avrebbe avuto questo sapore!

 
 
 

Amnesia

Post n°52 pubblicato il 12 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

"Avere la coscienza pulita è segno di cattiva memoria."

 
 
 

Moda

Post n°51 pubblicato il 10 Novembre 2005 da Mule1968
Foto di Mule1968

Il lupo non si preoccupa mai di quante siano le pecore.

Virgilio

 
 
 

Coppie di celluloide: anni '60

Post n°50 pubblicato il 10 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

"Oddio, è anche vero che i brillanti prima dei quaranta fanno cafona..."
"Non permetterò a nessuno di mettermi in gabbia". "Non voglio metterti in gabbia, io voglio amarti". "È la stessa cosa".

 
 
 

Coppie di celluloide: anni '70

Post n°49 pubblicato il 10 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

“Non so come ti chiami. Non ho nome. Vuoi sapere il mio? No, no sta zitta, non dire niente! io non voglio sapere come ti chiami. Tu non hai nome, io nemmeno, nessun nome, qua dentro non ci sono nomi, non esistono nomi, capito? Lei è pazzo! Forse lo sono, però non voglio sapere niente di te, siamo intesi? Non voglio sapere dove abiti, con chi abiti, da dove vieni, non voglio sapere niente, niente di niente. Mi fa paura… Noi ci incontriamo senza sapere niente di quello che siamo fuori di qui, d’accordo? Ma perché? Perchè non abbiamo bisogno di nomi qua dentro, capisci? Dimenticheremo tutto ciò che sappiamo, tutto…

 
 
 

Coppie di celluloide: anni '80

Post n°48 pubblicato il 10 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

"Come facevi a sapere che avevo bisogno di tutto questo?"

 
 
 

Coppie di celluloide: anni '90

Post n°47 pubblicato il 10 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

"Nessun uomo può essere amico di una donna che trova attraente: vuole sempre portarsela a letto”
“Allora stai dicendo che un uomo riesce ad essere amico solo di una donna che non è attraente…”
“No, di norma vuole farsi anche quella”.

 
 
 

Teoria della Relatività

Post n°46 pubblicato il 09 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Non sò se ti potrà in qualche modo sollevare dal senso di colpa, ma se può esserti d'aiuto...

"Se nessuno ti vede mentre lo mangi, quel dolce non ha calorie."

 
 
 

Aliens

Post n°45 pubblicato il 09 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

La prova che nell'universo esistono altre forme di vita intelligente è che non ci hanno ancora contattato.

Bill Watterson

 
 
 

Il 900

Post n°44 pubblicato il 08 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Il fatto che nessuno ti capisca, non vuol dire per forza che tu sia un artista.

 
 
 

The Man I Love

Post n°43 pubblicato il 08 Novembre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Spulciavo alcuni vecchi vinili miei, un viaggetto nel passato, quando mi capita di imbattermi, una volta di più, nell'ennesima dimostrazione di quanto sia necessaria la semplicità alla bellezza: un testo che  è insieme il massimo della semplicità e della raffinatezza, senza tempo, immortale. Scritto a quattro mani dai coniugi Gershwin per l'interpretazione solenne di Billy Holiday:

Someday he’ll come along
The man I love
And he’ll be big and strong
The man I love
And when he comes my way
I’ll do my best to make him stay
He’ll look at me and smile
I’ll understand
Then in a little while
He’ll take my hand
And though it seems absurd
I know we both won’t say a word
Maybe I shall meet him sunday
Maybe monday, maybe not
Still I’m sure to meet him one day
Maybe tuesday will be my good news day
He’ll build a little home
That’s meant for two
From which I’ll never roam
Who would, would you
And so all else above
I’m dreaming of the man I love

 
 
 
 

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