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Post n°16 pubblicato il 24 Ottobre 2005 da Mule1968
Che cosa ami di più? Potrei perdere anni a scervellarmi per darmi questa risposta. Di cose ne amo parecchie, anche se di norma si trovano tutte tra la cantina ed il frigorifero. Ma volendo andare sul sicuro, uso una regola "aurea", quella che dice che non ti accorgi quanto qualcosa (o qualcuno) per te è importante fino a quando non ti manca. Questo pensiero oggi lo dedico a tutte quelle attività dove è passata la storia e che, una dopo l'altra, vengono schiacciate dal rullo compressore della ragion di mercato. L'antica cioccolateria che ho dovuto subire trasformata in multinazionale di occhiali, il bar dove ha pensato il tale intellettuale romantico o lo statista che ha unificato l'italia, improvvisamente convertito in pizzeria dallo strafottente bancone laccato bianco; e che dire del tal caffè dell'arte dove puoi trovare elettronica a prezzi irrinunciabili o gelato industriale tedesco? Ieri, passavo difronte ad un antichissima friggitoria, nel centro storico di una città di mare, dove, seguendo reverente il profumo di fritto per gli antichi caruggi, consideravo tra me e me l'età delle proprietarie e le condizioni di manutenzione del locale; mentre, con deferenza religiosa, sostavo in coda attendendo il gioioso incontro con un panino di polenta fritta o una succulenta frittella di baccalà, non ho potuto fare a meno di essere avvinto dall'angoscia di scoprirmi di quì a pochi anni, subito fuori dalla vetrina di un franchisee di calze. |
Post n°8 pubblicato il 19 Ottobre 2005 da Mule1968
"Io voglio che tu sia libera, il mio amore ti seguirà sempre, vai e spiega le tue ali, non preoccuparti del mio dolore, magari mi suiciderò, ma questo non deve impedirti di andartene se vuoi....." Per capire la perversità dei meccanismi che si sono instaurati nel nostro convenzionale modo di comunicare, rispetto allo stato dell'arte dei nostri desideri (l'assenza di delta fra i due fenomeni si dovrebbe chiamare assertività) dovrebbe essere necessario prendere coscienza ora et semper della comunicazione come vera e proprio "land of down under". Tutto ciò che ci sembra lecito e "politicamente corretto", potrebbe essere "comunicativamente" sbagliato. Non sarebbe semplice rivedere tutte le normali posizioni che si tengono sulla semantica di terminologie di abuso corrente quali coerenza, rispetto, libertà, e chi più ne ha più ne metta (come disse l'uomo che aveva due piselli). Termino citando il Manifesto Programmatico della Schiavitù: l'amore materno: Mio figlio è la cosa più importante che HO!
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Post n°5 pubblicato il 18 Ottobre 2005 da Mule1968
Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno. Ennio Flaiano Foto:questa mattina, la fretta analizzata nel particolare caso del bambino da "consegnare" a scuola. |
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