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Un blog creato da Mule1968 il 17/10/2005

The Mule

Magnifico Giganticus

 
 

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De crinibus Veneris impexae...

Post n°21 pubblicato il 26 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

At scelerata jacet sedes in nocte profunda
     Abdita, quam circum flumina nigra sonant:
Tisiphoneque impexa feros pro crinibus angues
     Saevit, et huc illuc impia turba fugit.             
Tum niger in porta serpentum Cerberus ore
     Stridet et aeratas excubat ante fores.

Tibulle

Dedicato a "Venere" testarda

 
 
 

Insula perclaris

Post n°20 pubblicato il 26 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Personam tragicam forte vulpes viderat;
quam postquam huc illuc semel atque iterum verterat,
'O quanta species' inquit 'cerebrum non habet!'
Hoc illis dictum est quibus honorem et gloriam
Fortuna tribuit, sensum communem abstulit.

 
 
 

Filosofia

Post n°19 pubblicato il 26 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Quando colui che ascolta non capisce colui che parla e colui che parla non sa cosa stia dicendo:

questa è filosofia.

Voltaire

 
 
 

La... legenda di Zorro!

Post n°18 pubblicato il 25 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Pochi giorni fa compare sulla stampa un articolo che racconta di un operaio gruista, il quale, cito:” ha deciso di distruggere una Ferrari posteggiata all'interno del Centro Agro-alimentare. Era piazzata davanti all’uscita che l’immigrato doveva percorrere con la gru. E, a suo dire, non era la prima volta.” e viene il turno dell’incosciente capitalista: “Gli piace far sfrecciare il bolide anche fra gli stand e sovente parcheggia dove capita, senza curarsi troppo delle esigenze di chi lavora nel mercato. Ieri mattina l’ennesimo «sgarbo» di quell’auto lasciata fuori dagli spazi.” Il bastardone della Ferrari è addirittura un mostro se si pensa che: “E’ soprattutto, un intralcio per il lavoro di chi era in piedi prima che il sole sorgesse…” e ci mancherebbe!

L’interessante avviene tre giorni dopo, quando finalmente un giornalista del medesimo giornale (eh si, fino ad allora nessuno, neanche l’autore dell’articolo, ha intervistato chicchessia, il giorno del fatto) si prende la briga di intervistare il danneggiato ed i familiari del danneggiante, e che ti scopre? Che l’auto era parcheggiata nel suo posto riservato, l’operaio in passato ha avuto problemi mentali e quello che si alza presto, semmai, è il danneggiato e non l’altro. Nel frattempo piovono offerte per pagare l’avvocato allo Zorro-con-la-gru e avviene un putiferio. Non sono particolarmente interessato ad entrare nel merito della questione, si tratta di un pretesto, come mille altri. Ciò che desidero rilevare è l’operato, il “mestiere” del giornalista: obbiettivo: EMOZIONI (ma non erano i fatti??): il bolide che sfreccia tra le bancarelle e parcheggia in sosta vietata, crea disagio. DOCUMENTAZIONE: qualche domanda tre ore dopo ai clienti del mercato, tre giorni dopo agli interessati, complimenti! TEMPESTIVITA’: l’intervista al danneggiato viene pubblicata tre giorni dopo con titolone da scoop, fosse stata pubblicata un giorno dopo avrebbe richiesto un titolo di scuse...

Ah, si, dimenticavo, avevo promesso di non leggere mai più un quotidiano dopo la morte di Brera e Viola, ora ricordo perché…vabbè, non lo faccio più….povero Montanelli...

 
 
 

17

Post n°17 pubblicato il 24 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Il post 17, se permettete, lo salto. Ok?

 
 
 

Fritto Storico

Post n°16 pubblicato il 24 Ottobre 2005 da Mule1968
Foto di Mule1968

Che cosa ami di più? Potrei perdere anni a scervellarmi per darmi questa risposta. Di cose ne amo parecchie, anche se di norma si trovano tutte tra la cantina ed il frigorifero. Ma volendo andare sul sicuro, uso una regola "aurea", quella che dice che non ti accorgi quanto qualcosa (o qualcuno) per te è importante fino a quando non ti manca. Questo pensiero oggi lo dedico a tutte quelle attività dove è passata la storia e che, una dopo l'altra, vengono schiacciate dal rullo compressore della ragion di mercato. L'antica cioccolateria che ho dovuto subire trasformata in multinazionale di occhiali, il bar dove ha pensato il tale intellettuale romantico o lo statista che ha unificato l'italia, improvvisamente convertito in pizzeria dallo strafottente bancone laccato bianco; e che dire del tal caffè dell'arte dove puoi trovare elettronica a prezzi irrinunciabili o gelato industriale tedesco? Ieri, passavo difronte ad un antichissima friggitoria, nel centro storico di una città di mare, dove, seguendo reverente il profumo di fritto per gli antichi caruggi, consideravo tra me e me l'età delle proprietarie e le condizioni di manutenzione del locale; mentre, con deferenza religiosa, sostavo in coda attendendo il gioioso incontro con un panino di polenta fritta o una succulenta frittella di baccalà, non ho potuto fare a meno di essere avvinto dall'angoscia di scoprirmi di quì a pochi anni, subito fuori dalla vetrina di un franchisee di calze.

 
 
 

The Fog!

Post n°15 pubblicato il 24 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Cosa c'è di strano in questo ponte sul fiume Po? Nulla, tranne che l'ho scattata a mezzogiorno...

Foto: ponte sul Po, oggi.

 
 
 

Tempora...Mores...

Post n°14 pubblicato il 23 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Leggo e riporto un'annosa banalità:

giovani di oggi, vestiti in modo così trasgressivo, diventeranno inevitabilmente gli ottusi tradizionalisti di domani e, a loro volta, resteranno inorriditi dalla nuova ondata che li seguirà".
Ogni generazione finisce con l'affermare «che le abitudini delle nuove generazioni sono, in qualche misura, un decadente declino dei valori più nobili della generazione precedente». Considerato che sono almeno cinquemila anni che ascoltiamo le stesse recriminazioni...
Occorrerebbe ogni tanto pensarci.

Occorrerebbe ogni tanto pensare...

L'unica cura per l'acne giovanile è la vecchiaia. - Totò

 
 
 

Sotto la Quarta, può esserci amore?

Post n°13 pubblicato il 21 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Tutto cominciò quando l'uomo divenne un cacciatore. Egli doveva percorrere lunghi tragitti per inseguire la preda e cominciò a preoccuparsi di quello che avrebbe potuto combinare la piccola donna. Era inoltre ansioso a causa degli altri componenti del gruppo di caccia, perché, spiega Desmond Morris 'se ci si aspettava che i maschi più deboli collaborassero alla caccia, bisognava concedere loro maggiori diritti sessuali. Le femmine sarebbero dovute essere più condivise'.
Per cui divenne necessario, così si racconta, stabilire un sistema di 'legame di coppie', per fare in modo che le coppie restassero fedeli tutta la vita. Cito: 'Il metodo più semplice e più diretto per riuscirvi consisteva nel rendere più complicate e più ricche di compensi le attività condivise dalla coppia. In altri termini nel rendere il sesso più sexy'. A tale scopo, alle nude scimmie spuntarono i lobi delle orecchie, narici carnose e labbra che sporgevano in fuori, tutto ciò, si sostiene, affinché gli individui si stimolassero vicendevolmente fino alla frenesia. I capezzoli della signora scimmia divennero intensamente erogeni, essa inventò e brevettò l'orgasmo femminile, e imparò a reagire sessualmente in ogni momento, anche durante la gravidanza, 'perché con il sistema un-solo-maschio-una-sola-femmina, sarebbe stato pericoloso frustrare il maschio durante un periodo troppo lungo. Ciò avrebbe potuto mettere in pericolo il legame di coppia'. Il maschio se ne sarebbe potuto andare in preda alla stizza, o cercarsi un'altra femmina. O addirittura rifiutarsi di collaborare alla caccia.
Inoltre, le scimmie decisero di passare al sesso faccia-a-faccia, in luogo del maschio che montava la femmina da tergo, come in precedenza, perché questo nuovo metodo portava a un 'sesso personalizzato'. L'approccio frontale significa che 'i segnali sessuali in arrivo e le ricompense rimangono strettamente collegati ai segnali di identità del compagno'. In parole più semplici, si sa con chi lo si sta facendo.
Ciò mise alquanto in imbarazzo la signora Scimmia Nuda. Fino a quel momento, la cosa elegante da esibire negli approcci sessuali era consistita in 'un paio di natiche carnose, emisferiche'. Ora, di colpo, le natiche non la facevano approdare a niente. Si avvicinava al compagno facendo a più non posso segnali di identità soltanto frontali con i suoi nuovi bei lobi delle orecchie e con le narici, ma, per una ragione o per l'altra, il maschio non voleva semplicemente saperne. Sentiva la mancanza degli emisferi carnosi, capite. La situazione era critica, insiste il dottor Morris. 'Se la femmina della nostra specie voleva spostare con successo l'interessamento del maschio verso la parte anteriore, l'evoluzione avrebbe dovuto fare qualcosa per rendere più stimolante la regione frontale'. Indovinate che cosa? Di primo acchito: la femmina puntò su un secondo paio di emisferi carnosi nella regione toracica.

Capito???

Foto: Lucy

 
 
 

Grazie ai potenti mezzi...

Post n°12 pubblicato il 20 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Ed ecco i nuovi prodotti delle Ferrovie dello Stato, pubblicizzati proprio di fronte alla stazione. Pronti a salire?

Foto: oggi

 
 
 

Stanchi di litigare.

Post n°11 pubblicato il 20 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Dopo anni trascorsi a dividere la piazzola di un strada di un paese di provincia, due litigiosi ambulanti, stanchi di scazzottate, hanno finalmente trovato una soluzione...

Foto:pochi minuti fa.

 
 
 

Bugie

Post n°10 pubblicato il 19 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità.

Nietzsche

 
 
 

Libero Arbitrio

Post n°9 pubblicato il 19 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Quello che davvero mi interessa è se Dio, quando creò il mondo, aveva scelta.

Albert Einstein

 
 
 

Ti Voglio Bene, anzi...Peggio!

Post n°8 pubblicato il 19 Ottobre 2005 da Mule1968
Foto di Mule1968

"Io voglio che tu sia libera, il mio amore ti seguirà sempre, vai e spiega le tue ali, non preoccuparti del mio dolore, magari mi suiciderò, ma questo non deve impedirti di andartene se vuoi....."

Per capire la perversità dei meccanismi che si sono instaurati nel nostro convenzionale modo di comunicare, rispetto allo stato dell'arte dei nostri desideri (l'assenza di delta fra i due fenomeni si dovrebbe chiamare assertività) dovrebbe essere necessario prendere coscienza ora et semper della comunicazione come vera e proprio "land of down under". Tutto ciò che ci sembra lecito e "politicamente corretto", potrebbe essere "comunicativamente" sbagliato. Non sarebbe semplice rivedere tutte le normali posizioni che si tengono sulla semantica di terminologie di abuso corrente quali coerenza, rispetto, libertà, e chi più ne ha più ne metta (come disse l'uomo che aveva due piselli). Termino citando il Manifesto Programmatico della Schiavitù: l'amore materno:

Mio figlio è la cosa più importante che HO!

 

 
 
 

Abitudine

Post n°7 pubblicato il 18 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Un essere che si abitua a tutto. Ecco, credo, la migliore definizione dell’uomo.

Fëdor Dostoevskij

Foto: semaforo, stamattina

 
 
 

Neanche il tempo di uscire da casa...

Post n°6 pubblicato il 18 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Un sacerdote esperto di augurii oggi non avrebbe nessun bisogno di squartare il ventre di alcun animale, in effetti, neanche di alzare gli occhi al cielo (regolarmente grigio fumo di Londra, che poi magari uno stesse a Londra...) per sapere che non sarà una bella giornata. Ma non è la giornata, se ci pensi, a preoccuparti se comincia con la visione di un incidente, piuttosto il fatto che in quell'incrocio, alle 8 del mattino, siano già tre i carri attrezzi parcheggiati in attesa.

Foto: incidente davanti a casa questa mattina

 
 
 

La domanda: COME iniziare una nuova giornata, o piuttosto, QUANDO?

Post n°5 pubblicato il 18 Ottobre 2005 da Mule1968
Foto di Mule1968

Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.

Ennio Flaiano

Foto:questa mattina, la fretta analizzata nel particolare caso del bambino da "consegnare" a scuola.

 
 
 

Tom's Diner

Post n°4 pubblicato il 17 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

I am sitting
In the morning
At the diner
On the corner

I am waiting
At the counter
For the man
To pour the coffee

And he fills it
Only halfway
And before
I even argue

He is looking
Out the window
At somebody
Coming in

"It is always
Nice to see you"
Says the man
Behind the counter

To the woman
Who has come in
She is shaking
Her umbrella

And I look
The other way
As they are kissing
Their hellos

I'm pretending
Not to see them
Instead
I pour the milk

I open
Up the paper
There's a story
Of an actor

Who had died
While he was drinking
It was no one
I had heard of

And I'm turning
To the horoscope
And looking
For the funnies

When I'm feeling
Someone watching me
And so
I raise my head

There's a woman
On the outside
Looking inside
Does she see me?

No she does not
Really see me
Cause she sees
Her own reflection

And I'm trying
Not to notice
That she's hitching
Up her skirt

And while she's
Straightening her stockings
Her hair
Is getting wet

Oh, this rain
It will continue
Through the morning
As I'm listening

To the bells
Of the cathedral
I am thinking
Of your voice...

And of the midnight picnic
Once upon a time
Before the rain began...

I finish up my coffee
It's time to catch the train

Audio

 
 
 

Autunno!

Post n°3 pubblicato il 17 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

Fresca di macchina fotografica! Quando, dopo il mercato la netezza urbana è impegnata più con le foglie che con la spazzatura...beh, è arrivato l'autunno!

 
 
 

Ai posteri l'ardua (?) sentenza!

Post n°2 pubblicato il 17 Ottobre 2005 da Mule1968
 
Foto di Mule1968

E' comunque una riflessione (non abbiatene, è il meglio che si può produrre in una dura giornata di lavoro...), non intimistica, ma spontanea, che mi sorge fare da tempo, riguardo al rapporto artista - usufruitore dell'arte, così come si è srotolato nel corso del novecento: fra un paio di centinaia di anni, quali sono i musicisti del secolo scorso che verranno citati in pubblicazioni inerenti quell'ambito musicologico che, per intenderci, noi definiamo "musica classica"? Se il rapporto produttore-consumatore dovesse ritornare (ciclicamente accade così d'altronde) agli esordi ed il compositore producesse per andare incontro all'esigenza della maggioranza del pubblico non "qualificata", dovesse magari per aumentare la produzione, fare copia e incolla con le sue produzioni (Rossini? o no!) o addirittura piacere ad un potente mecenate; in un siffatto secolo futuro, chi dei nostri contemporanei verrebbe ricordato come degno di menzione? Non è stato forse il cinema la forma di intrattenimento di massa che ha soppiantato il teatro, l'opera ed il concerto? Più ci penso e più mi convinco di aver sottovalutato, dal punto di vista"classico" la portata del messaggio musicale di un Morricone o di un Fiorenzo Carpi; mi rincuora, invece, che in un contesto così immaginato verrebbe completamente dimenticato Von Ludlum...

 
 
 
 

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