Il mondo di Chia

Sogna ragazzo


Nell'ultimo post pubblicato parlavo di futuro, quel qualcosa che è normale progettare in anticipo, su cui si fantastica, si sogna e di sicuro non si pensa possa andare in frantumi in un attimo. Perchè vivere con la paura della morte significa non vivere.Mi ritrovo a scrivere, dopo gli attentati di Parigi, e penso che non ci siano parole da aggiungere alle tante dette e scritte ovunque in questi ultimi giorni... Sono morte tante persone, tanti ragazzi, e chissà quanti di loro stavano facendo progetti simili ai miei.Ho scritto una poesia quella notte. La scia di morte mi aveva lasciato piena di angoscia e dalle mie parole la si percepiva, insieme al senso di smarrimento e quasi di non riconoscimento di me stessa, davanti ad un sentimento nuovo, una rabbia, mista alla paura.Oggi però è un giorno diverso, per questo quella poesia non la scriverò qui (l'ho pubblicata altrove) e non sento il bisogno di quello ora.Oggi è un giorno nuovo, la cosa più importante è ripartire, senza frenare quell'ondata di vita che ognuno di noi ha dentro di sé. Perchè l'obiettivo di chi ha ucciso è quello di spegnere la voglia di vivere, contaminare la serenità dei nostri giorni normali, togliere la libertà alle nostre giornate... E non accadrà fin tanto che continueremo ad alzarci con la voglia di non sprecare nemmeno un attimo di vita.Viviamo per noi e per quei ragazzi.Luci accese e cuori aperti.