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MAI MANCARE A SE' STESSI


L’ estate ci ha ormai salutato e lascia la possibilità ad un’altra stagione di fare il suo ingresso. Il suo arrivo è lento, timido e pigro. Fa fatica ad emergere, a separarsi dalle vecchie abitudini e dalle “false partenze”. Amo lo scenario che si apre ai miei occhi in autunno. I suoi colori e la sua atmosfera mi ispirano tanto, mi trasmettono emozioni intense e positività. Mi inducono a sperare in un nuovo Inizio in cui tutto può succedere, in cui scacciare i pensieri negativi e fare pace con la Noia e il Niente che per troppo tempo ho depistato. Recentemente ho proprio letto un libro della Gamberale in cui la protagonista, Qualcosa di Troppo, imparava a vivere con lentezza e non temendo più il Niente e il Nulla. Ho capito perché abbiamo spesso l’abitudine di sfuggire ad essi dedicandoci a mille attività che ci portano a correre da una parte all’altra della città, scegliendo posti e luoghi senza criterio senza una logica, senza coerenza con ciò che realmente siamo. In questa epoca contemporanea si corre all’impazzata, si è costantemente connessi, si raggiunge facilmente un luogo rispetto ad un altro ma…si manca a sé stessi. La verità è che ci si laurea, si frequentano corsi su corsi nel tentativo di acculturarsi (ma certa gente rimane fondamentalmente ignorante!), immagazzinare informazioni su informazioni ma…alla fine non ci si conosce mai abbastanza. C’è gente che addirittura è stata “addestrata” a non rimanere “a tu per tu” con sé stessa, a non porsi domande, dubbi ed incertezze perché ha sempre ritenuto che questa è una faccenda da “sfigati” o “nullafacenti” ma, non è così….Se imparassimo a soffermarci maggiormente su noi stessi (in una sorta di dialogo interiore), se ci ponessimo più domande, se ci ritagliassimo più momenti di silenzio…vivremmo meglio. Saremmo più connessi con noi stessi piuttosto che con un mondo virtuale che ci confonde e stravolge e dà sempre meno spazio alla libertà e alla nostra volontà. Una domanda che mi è sorta spontanea in questo periodo in cui sto leggendo un romanzo di Paola Mastrocola: “Viviamo veramente la vita che avremmo voluto per noi stessi?” Ma soprattutto ci siamo veramente chiesti e abbiamo veramente idea su quale vita vogliamo? Un conto è “Desiderare”, l’altro “Volere”. Quando vuoi veramente qualcosa te lo vai a prendere e non importa quanti km devi macinare e quanta fatica ciò può comportare. Lo vuoi: è questo l’importante! Il “Desiderare” è solo l’imput creativo del “Volere” ma poi non devi stare fermo…Devi attivarti, scalpitare, sudare e fare anche sacrifici perché nulla piove dal cielo, niente ti è concesso per magia. Lottate per un mondo migliore, COMBATTETE per un mondo all’altezza dei vostri sogni e di ciò che vi fa star bene. Non aspirate alla felicità fugace ma puntate alla serenità. Non perdete di vista i vostri sogni e obiettivi…non potete permettervi di mancare a voi stessi….P. S per DAVE che ogni giorno mi incita a non mancare a me stessa e ai miei sogni...