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Roma, 6 gennaio 2007. - Il surriscaldamento della Terra potrebbe avere conseguenze drammatiche per l'economia italiana. È quanto sostiene uno studio della direzione ambiente dalla Commissione Europea e riportato dal Financial Times. A metà del secolo, i paesi freddi del Nord Europa potrebbero avere benefici dall'aumento delle temperature, ma le regioni del Mediterraneo dovranno fare i conti con la carenza di acqua e la mancanza di turisti. Secondo l'indagine, che sarà diffusa nelle prossime settimane, il mare del Nord diventerà una nuova Riviera e i flussi turistici dal Nord verso il Sud si interromperanno «con drammatiche conseguenze per le economie di Spagna, Grecia e Italia». Dal Nord al Sud dell'Europa si spostano ogni anno per le loro vacanze circa 100 milioni di persone, pari a un sesto del turismo mondiale, spendendo in totale circa 100 miliardi di euro. «Più turisti resteranno a casa o andranno in altre destinazioni, più ampio sarà l'impatto in Europa», si legge nel rapporto. Se meno persone moriranno di freddo nelle regioni del nord, decine di migliaia periranno però di caldo in quelle del Sud: lo studio calcola che entro il 2071 si verificheranno 87.000 decessi in più l'anno con una temperatura in rialzo di tre gradi centigradi; se il rialzo sarà di 2,2 gradi, grazie alla limitazione delle emissioni di gas serra, i decessi potranno arrivare a 36.000. Secondo lo studio della Commissione, oltre al fattore turismo, l'economia dell'Italia e degli altri paesi del Mediterraneo verrebbe colpita a causa della «siccità, della ridotta fertilità del suolo, degli incendi e di altri fattori dovuti ai cambiamenti climatici». Nell'Europa settentrionale i raccolti aumenterebbero del 70% mentre dell'Europa meridionale si ridurrebbero di un quinto, a seconda dell'aumento delle temperature. «Piante e animali associati a certe regioni geografiche si stanno spostando o stanno morendo», sostiene ancora il rapporto, secondo cui il livello del mare potrebbe salire anche di un metro. Entro il 2020 il costo totale del surriscaldamento potrebbe arrivare a 4,4 miliardi di euro nel primo scenario, cioè con un rialzo della temperatura di 2,2 gradi rispetto ai livelli degli anni '90; nella seconda ipotesi, cioè di un aumento di 3 gradi, i costi salirebbero a 5,9 miliardi, e fino 42,5 miliardi entro il 2080.