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Oslo


Il trattato rappresenta il primo tentativo di chiedere ai singoli stati la mappa delle aree colpite dalle bombe a grappolo, che minacciano civili, peacekeeper e operatori unmanitariAccordo vicino per la messa al bando delle bombe a grappolo a partire dal 2008: la maggioranza dei 48 Paesi partecipanti alla Conferenza Internazionale di Oslo - tra cui non vi sono però Stati Uniti, Russia e Cina - sarebbe infatti orientata ad adottare la bozza già resa nota ieri senza sostanziali modifiche. Nel testo - una sola esplicita pagina - si legge che il trattato dovrebbe "probire l'uso, la produzione, la vendita e le scorte di tali armi che causano danni così inaccettabili ai civili": la dichiarazione invita anche i vari Paesi del mondo a mettere immediatamente al bando le bombe a grappolo, anche prima della formale entrata in vigore del trattato.Ai lavori di Oslo partecipano i rappresentanti di 48 nazioni e decine di organizzazioni non governative. Assenti di rilievo, gli Stati Uniti, la Russia e la Cina. Un nuovo Trattato internazionale sulle bombe a grappolo, entrato in vigore il 12 novembre scorso, obbliga tutti i Paesi che ne hanno fatto uso a fornire dettagliati chiarimenti su numero e luogo degli ordigni rimasti inesplosi, che continuano a provocare migliaia di vittime ogni anno. Il trattato, che porta il titolo di "Protocollo sui residui esplosivi della Guerra", rappresenta il primo tentativo 'ufficiale' di richiedere ai singoli Stati la mappa dettagliata delle aree colpite, per la rimozione delle bombe inesplose che minacciano "civili, peacekeeper e operatori umanitari". Nonostante i trattati sul controllo delle mine e delle armi convenzionali, allo stato attuale nessuna legge internazionale ne vieta il possesso, sebbene siano ormai tanti gli Stati che hanno deciso di non utilizzarle. Le bombe a grappolo sono comunque considerate legittime da molti Paesi. Le nazioni contrarie al ricorso alle cluster bombs ne denunciano l'uso come una minaccia inaccettabile per le popolazioni civili che sono le vittime principali della loro frammentazione.da: http://blog.libero.it/disonestiwebsite/