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E.U.


(ANSA) - WASHINGTON, 18 APR - L'autore della strage del Virginia Tech era finito in un centro psichiatrico nel 2005 dopo aver perseguitato due compagne di studi . Cho Seung Hui, accusato da almeno due studentesse di averle tormentate con email e con attenzioni non richieste, era stato convocato dalla polizia del campus. I suoi amici avevano riferito che la situazione lo aveva depresso e che temevano per la sua incolumita'. Questo aveva fatto scattare l'invio del sudcoreano ad un centro di assistenza psichiatrica. Pochi altri eventi, di eccezionale gravità, illustrano in misura così evidente quanto siano distanti su alcuni temi le due sponde dell'Atlantico. Il giorno dopo la strage nel campus di Virginia Tech, per la stampa americana è il momento del raccoglimento e del dolore, della pietà e del silenzio. Gli accenni polemici investono la polizia locale, per il ritardo con cui ha rintracciato il killer, e le autorità di Virginia Tech, che non hanno sospeso per tempo le lezioni dopo la prima sparatoria, con due giovani uccisi, poco dopo le 7.15. Per migliorare la sicurezza nei campus, ipotizza Time, ci vorrebbero più telecamere e sorveglianza.In Europa, non c'è quotidiano che invece non ponga interrogativi più pesanti sulla legislazione americana che tutela il diritto a possedere armi: lo studente sudcoreano autore della strage, pur essendo stato segnalato all'assitenza psicologica del campus dai suoi insegnanti, ha potuto tranquillamente comprarsi una pistola in un negozio, senza incontrare particolari difficoltà.