Genere Musicale: RockDavid Grubbs - The Plain Where The Palace Stood (Cd - Drag City - Data Di Pubblicazione: 15 Aprile 2013)David Grubbs, compositore statunitense dal talento naturale (ricordo l'ottimo lavoro con la punk band Squirrel Bait), disegna -con le sue composizioni- dei gradevoli acquerelli. Dove una volta la furia del punk faceva la parte del leone ora ci sono delicate canzoni rock. Le songs di "The Plain Where The Palace Stood" si potrebbero definire come un post rock moderno ed avanzato. David concepisce con semplice armonia il suo faticoso lavoro. Non deve essere assolutamente facile costruire pezzo dopo pezzo un puzzle così unito e così forte. Da queste note traspare una notevole malinconia di fondo, malinconia per il tempo che scorre inesorabile. La chitarra è profondamente lacerata dentro, una lacerazione dell'anima più contorta. E' terapeutico il sound di questo musicista, incline a non cercare tutti i colori dell'arcobaleno ma a sfruttare le tonalità del bianco e del nero. Il risultato finale è sotto gli occhi di tutti, un prodotto caldo ed ispirato, decisamente molto autunnale. Mi ricorda la caduta delle foglie morte e lascia dentro la mente una sensazione di pace naturale. Sì mi piace, questo David Grubbs mi piace veramente.Sito Web: www.dragcity.comClaudio Baroni
David Grubbs
Genere Musicale: RockDavid Grubbs - The Plain Where The Palace Stood (Cd - Drag City - Data Di Pubblicazione: 15 Aprile 2013)David Grubbs, compositore statunitense dal talento naturale (ricordo l'ottimo lavoro con la punk band Squirrel Bait), disegna -con le sue composizioni- dei gradevoli acquerelli. Dove una volta la furia del punk faceva la parte del leone ora ci sono delicate canzoni rock. Le songs di "The Plain Where The Palace Stood" si potrebbero definire come un post rock moderno ed avanzato. David concepisce con semplice armonia il suo faticoso lavoro. Non deve essere assolutamente facile costruire pezzo dopo pezzo un puzzle così unito e così forte. Da queste note traspare una notevole malinconia di fondo, malinconia per il tempo che scorre inesorabile. La chitarra è profondamente lacerata dentro, una lacerazione dell'anima più contorta. E' terapeutico il sound di questo musicista, incline a non cercare tutti i colori dell'arcobaleno ma a sfruttare le tonalità del bianco e del nero. Il risultato finale è sotto gli occhi di tutti, un prodotto caldo ed ispirato, decisamente molto autunnale. Mi ricorda la caduta delle foglie morte e lascia dentro la mente una sensazione di pace naturale. Sì mi piace, questo David Grubbs mi piace veramente.Sito Web: www.dragcity.comClaudio Baroni