Genere Musicale: Indie popAutoheart - Punch (Cd - O/R Records - 2013)Bisogna arrotolarsi su se stessi per godere appieno delle delicate melodie pop degli Autoheart. Gruppo pop (situato in quel di Londra) per eccellenza, il loro debutto intitolato semplicemente "Punch" è un piacevole condensato di accuratezza (pop)olare. Somma maestria nel sapere concepire canzoni dal cuore straordinariamente puro. La voce di Jody Gadsden è un mirabile esempio di piacevole esperienza sonica. Tonalità impostata su codici molto alti, Jody canta splendidamente docili canzoni come "Factories", emozionante contrasto di luce, appagante e delicatamente melodico. "Punch" lo si potrebbe descrivere come uno splendido sogno dentro il quale perdersi ed affondare. Già perchè con questo lavoro si affonda nelle malinconia malandrina, quella malinconia che ti prende (ti assale alla gola) proprio come in "Agoraphobia", con un pianoforte struggente e strappa lacrime. Cinquanta minuti in cui lasciarsi andare in piccoli acquerelli, semplici e moderni, brani soffici che grattano la pelle, brani che lasciano un sapore amaro in bocca, brani, già solamente brani ma che brani...Sito Web: www.autoheartmusic.comClaudio Baroni
Autoheart
Genere Musicale: Indie popAutoheart - Punch (Cd - O/R Records - 2013)Bisogna arrotolarsi su se stessi per godere appieno delle delicate melodie pop degli Autoheart. Gruppo pop (situato in quel di Londra) per eccellenza, il loro debutto intitolato semplicemente "Punch" è un piacevole condensato di accuratezza (pop)olare. Somma maestria nel sapere concepire canzoni dal cuore straordinariamente puro. La voce di Jody Gadsden è un mirabile esempio di piacevole esperienza sonica. Tonalità impostata su codici molto alti, Jody canta splendidamente docili canzoni come "Factories", emozionante contrasto di luce, appagante e delicatamente melodico. "Punch" lo si potrebbe descrivere come uno splendido sogno dentro il quale perdersi ed affondare. Già perchè con questo lavoro si affonda nelle malinconia malandrina, quella malinconia che ti prende (ti assale alla gola) proprio come in "Agoraphobia", con un pianoforte struggente e strappa lacrime. Cinquanta minuti in cui lasciarsi andare in piccoli acquerelli, semplici e moderni, brani soffici che grattano la pelle, brani che lasciano un sapore amaro in bocca, brani, già solamente brani ma che brani...Sito Web: www.autoheartmusic.comClaudio Baroni