Genere Musicale: MicrosuoniThe Durutti Column - Red Shoes (Cd - Materiali Sonori - 1992)The Durutti Column - Dry (Cd - Materiali Sonori - 2000)The Durutti Column from Manchester (England) sono la creatura artistica di Vini Reilly, chitarrista-pianista e compositore. Sono contento di parlare delle ristampe di due cd (pubblicati dall'italiana Materiali Sonori) intitolati "Red Shoes" e "Dry". Opere contrapposte che sanno mischiare -al loro interno- un delicato pop ed una sana sperimentazione. I percorsi sonici di questa band sono difficili da descrivere, in quanto in ogni situazione differente si esprimono con note diametralmente opposte. Prendiamo in considerazione, ad esempio, i due lavori sopra citati. All'apparenza (ma solamente in apparenza) sembrano simili, ascoltandoli più volte si notano delle decisive differenze. A mio modesto parere "Dry" rappresenta molto di più l'anima sperimentale di Reilly, mentre "Red Shoes" si avvampa di musiche molto più (pop)olari. E' una mia personale considerazione, ma è quello che è ho sentito (percepito) durante l'assuefazione di questi cd. In entrambi i casi le note paiono essere eteree e poco omogenee. Una discontinuità di intenti, sonorità belle che si uniscono tra di loro, talmente respirabili che si fatica ad inserirle in un solo genere musicale. Tutta la genialità di questo importante gruppo britannico risiede appunto nella sua proverbiale versatilità di cambiare pelle in ogni occasione. Paralleli che si intrecciano e combaciano tra di loro, questo è il mondo fantasioso dei The Durutti Column. Impariamo a conoscerli meglio e -se ci va- ad amarli senza condizionamenti emotivi.Sito Web: www.materialisonori.com www.thedurutticolumn.comClaudio Baroni
The Durutti Column
Genere Musicale: MicrosuoniThe Durutti Column - Red Shoes (Cd - Materiali Sonori - 1992)The Durutti Column - Dry (Cd - Materiali Sonori - 2000)The Durutti Column from Manchester (England) sono la creatura artistica di Vini Reilly, chitarrista-pianista e compositore. Sono contento di parlare delle ristampe di due cd (pubblicati dall'italiana Materiali Sonori) intitolati "Red Shoes" e "Dry". Opere contrapposte che sanno mischiare -al loro interno- un delicato pop ed una sana sperimentazione. I percorsi sonici di questa band sono difficili da descrivere, in quanto in ogni situazione differente si esprimono con note diametralmente opposte. Prendiamo in considerazione, ad esempio, i due lavori sopra citati. All'apparenza (ma solamente in apparenza) sembrano simili, ascoltandoli più volte si notano delle decisive differenze. A mio modesto parere "Dry" rappresenta molto di più l'anima sperimentale di Reilly, mentre "Red Shoes" si avvampa di musiche molto più (pop)olari. E' una mia personale considerazione, ma è quello che è ho sentito (percepito) durante l'assuefazione di questi cd. In entrambi i casi le note paiono essere eteree e poco omogenee. Una discontinuità di intenti, sonorità belle che si uniscono tra di loro, talmente respirabili che si fatica ad inserirle in un solo genere musicale. Tutta la genialità di questo importante gruppo britannico risiede appunto nella sua proverbiale versatilità di cambiare pelle in ogni occasione. Paralleli che si intrecciano e combaciano tra di loro, questo è il mondo fantasioso dei The Durutti Column. Impariamo a conoscerli meglio e -se ci va- ad amarli senza condizionamenti emotivi.Sito Web: www.materialisonori.com www.thedurutticolumn.comClaudio Baroni