Sto riascoltando in questi giorni, per l'ennesima volta, il secondo album dei britannici Prefab Sprout intitolato "Steve McQueen", pubblicato nel lontano (ma non lontanissimo) 1985. Bisogna affermare, senza tema di smentita, che questo disco è -verosimilmente- un capolavoro della musica pop inglese. Tutto gira a meraviglia dentro questo prodotto. Composizioni che rappresentano dei piccoli, ma grandi, gioielli. Paddy McAloon scrive bene, scrive che è un piacere sentirlo. Strumenti che suonano all'unisono, pentagramma sensibile e notevolmente bello da godere. Pop allo stato puro, come solo la Gran Bretagna sa deliziarci.
Prefab Sprout
Sto riascoltando in questi giorni, per l'ennesima volta, il secondo album dei britannici Prefab Sprout intitolato "Steve McQueen", pubblicato nel lontano (ma non lontanissimo) 1985. Bisogna affermare, senza tema di smentita, che questo disco è -verosimilmente- un capolavoro della musica pop inglese. Tutto gira a meraviglia dentro questo prodotto. Composizioni che rappresentano dei piccoli, ma grandi, gioielli. Paddy McAloon scrive bene, scrive che è un piacere sentirlo. Strumenti che suonano all'unisono, pentagramma sensibile e notevolmente bello da godere. Pop allo stato puro, come solo la Gran Bretagna sa deliziarci.